Benvenuti in Italia, paese nel quale la sovranità appartiene alle banche ed il cui governo è totalmente asservito al sistema finanziario. Il governo Renzi non sfugge a questo ordine di cose anzi peggio di altri esecutivi è totalmente al soldo del sistema bancario! Dopo il decreto "salva-banche" e l'estorsione perpetuata ai danni di inermi cittadini cui sono stati sottratti truffaldinamente i risparmi di una vita, arriva in Parlamento una nuova trovata geniale studiata per favorire, ancora una volte e come se ce ne fosse ancora bisogno, l'associazione (a delinquere) bancaria italiana.

Con il decreto legislativo del governo che recepisce la direttiva Ue sui mutui ipotecari «non c’è il rischio di avere la casa pignorata». Questo è quanto chiarisce il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, a margine di un convegno alla Luiss in relazione alle norme sul pignoramento della casa in caso di mancato pagamento di 7 rate di mutuo in discussione nelle commissioni Finanze di Camera e al Senato.

«È una direttiva europea, non è una richiesta dell’Abi» sottolinea Patuelli. «Ho studiato il documento del governo che recepisce la direttiva e non riguarda fatti passati, ma eventualità, possibilità per il futuro, è una cosa lasciata alla libera contrattazione tra le famiglie e gli istituti bancari, e non riguarda il passato e i crediti deteriorati».

Ma che cosa sta succedendo? Il termine tecnico per definire quanto sta accadendo lo sfodera l’avvocato Rosanna Stifano, presidente provinciale di Assoutenti: «È una porcata», assicura. La parola d’ordine è invece sempre la stessa: «Ce lo chiede l’Europa», garantisce il Governo. Alt, perché in realtà non è proprio così. Spiega Stifano: «L’Italia è tenuta a ratificare entro il 21 marzo 2016, quindi adesso, la direttiva europea 17/2014. La direttiva è favorevole ai consumatori, e noi la condividiamo: dice che se acquisto a rate un bene di consumo e poi non posso più pagarlo, posso restituirlo facendomi scalare quanto ho versato».Attenzione: si parla di beni di consumo.




Però nel Governo ci deve essere qualche problema con le traduzioni: «Nel decreto legislativo in discussione alla Commissione Finanza della Camera, ai beni di consumo sono state aggiunte le abitazioni, parlando esplicitamente dei mutui», denuncia Stifano. Naturalmente, non è che se non posso più pagare le rate del mutuo restituisco la casa: semplicemente se ritardo sette rate, anche non consecutive (o non ne pago una entro 180 giorni), la banca acquisisce automaticamente il diritto di vendere l’abitazione all’asta.

«Non c’è più un giudice o un perito - nota Stifano - Dunque l’immobile può essere venduto a qualsiasi cifra, senza che ci sia un giudice a verificare sull’asta, o avvocati a poter tutelare gli interessi del debitore: si apriranno nuovi spazi per l’usura. E la norma è retroattiva. Viene cancellato per decreto il divieto di patto commissorio che abbiamo già dal diritto romano».

Ovviamente, se il prezzo di vendita è basso, il debitore è comunque tenuto a rifondere la differenza. E, per la precisione, il patto commissorio è un accordo con il quale il debitore, a garanzia di un debito, mette a disposizione un proprio bene, con l’intesa che, in caso di inadempimento, il bene passerà in proprietà del creditore.

Attenzione, il bello deve ancora venire: «Entro giugno l’Italia dovrà recepire un’altra direttiva europea che impone alle banche di rientrare dalle sofferenze - denuncia Furio Truzzi, presidente nazionale di Assoutenti - Ciò lo farà in parte con il capitale sociale, in parte vendendosi le case non pagate per intero. Questo avrà conseguenze che in confronto il bail-in è una passeggiata».

Sussurra Stifano: «Non sta a me dire, perché lo hanno già fatto in tanti, che la norma introdotta dal Governo italiano è un regalo alle banche». Ma il Governo non aveva assicurato che la prima casa era impignorabile? «Sì, da Equitalia, non da altri soggetti - puntualizza Stifano - E non è neppure vero questo, perché in realtà Equitalia non può avviare il processo di pignoramento ma può costituirsi a processo avviato: tipico il caso dei ritardi nelle spese condominiali. E poi sopra i 20 mila euro c’è l’ipoteca: di cosa stiamo parlando?».

Per cui, ci sarà una raffica di pignoramenti, con i debitori che manterranno il proprio debito? «Noi ci metteremo di traverso - garantisce Truzzi - Con i colleghi della Casa del Consumatore abbiamo già chiesto di essere sentiti dal Governo e in commissione. Siamo pronti a una raccolta di firme, e a ogni forma di protesta». C’è poi chi ci mette la malizia, e avanza il sospetto che le banche possano vendere a un prezzo ridotto le case pignorate a istituti a loro riconducibili, per mantenere in larga parte il credito e incassare quando i loro istituti rivendono le abitazioni a prezzo di mercato.


Ci siamo chiesti mai siamo in questa situazione incresciosa?
Abbiamo un debito pubblico di oltre 2000 miliardi di euro solamente perché lo stato chiede in prestito alla banca centrale “privata” il denaro che invece potrebbe stamparsi da solo. Siamo costretti a pagare 100 miliardi di euro all’anno di interessi su quel debito fraudolento a una cricca di banchieri usurai il cui uomo di facciata si chiama Draghi e sentirsi dire: “Non ci sono più soldi, ci dispiace! Volete continuare ad avere servizi? Dovete pagare più tasse!” E’ veramente una presa per i fondelli e un insulto all’intelligenza del Cittadino contribuente. Ma sopratutto è una truffa contro il Popolo.
Cosa vuol dire “Non ci sono più soldi”? I “soldi” non si cercano sul fondo del mare ma si stampano. Quindi, se mancano, è perché “QUALCUNO” VUOLE CHE MANCHINO !
E lo Stato ? Perché non stampa il denaro in misura proporzionale alla quantità di merci e servizi che circolano? Semplice: perché lo Stato ha ceduto ai banchieri il potere di creare moneta, così quelli sono di fatto padroni degli stati e dei partiti politici e ci stanno pignorando tutto il continente europeo usando l’euro come moneta/debito. L’importante è che il meccanismo/truffa sia silenzioso, oscuro e la gente non se ne accorga.
L’ERRORE PIU’ GRANDE E’ PENSARE CHE LAVORIAMO PER MANTENERE I POLITICI. NO! QUESTA E’ PROPAGANDA VOLUTA DAI MEDIA E DAGLI STESSI BANCHIERI.
Lavoriamo per mantenere l’intero sistema bancario, i politici sono i loro servi e percepiscono le BRICIOLE IN CAMBIO DELLA LORO FEDELTA’, IN CAMBIO DELLA CESSIONE DELLA SOVRANITA’ MONETARIA E IN CAMBIO DELLA SVENDITA DELLE AZIENDE DI STATO E DI TUTTE LE IMPRESE PRIVATE FATTE FALLIRE.

Questo imbroglio colossale, ha trasformato noi cittadini sovrani in schiavi a disposizione dei signori del denaro, anzi peggio, schiavi consenzienti perché ignoriamo i meccanismi della truffa monetaria e accettiamo la nostra condizione di schiavitù in nome di ciò che ci viene fatto percepire come “necessario” (CE LO CHIEDE L’EUROPA…).
ECCO LE 5 BALLE CHE CI HANNO RACCONTATO PER FREGARCI, DITELO A TUTTI!
1) – C’è la crisi e nessuno l’ha voluta, nessuno è responsabile, men che meno i banchieri.
2) – Abbiamo speso oltre le nostre possibilità, si parla del popolo mai dei governi (gli F35?)
3) – Non ci sono più soldi, per il popolo naturalmente ma per le banche ci sono sempre
4) – Quindi ci vogliono ancora sacrifici e rigore tagliando sui servizi sociali e finanziamenti
5) – Bisogna pagare più tasse in cambio di un tenore di vita sempre più basso e scadente
In questo modo ci hanno ridotti a lavorare gratis per loro e ci hanno tolto anche le mutande. I banchieri sono i veri parassiti della società, noi tutti lavoriamo per mantenerli.
Noi milioni di criceti che fanno girare la ruota del sistema finanziario, dell’industria bellica e delle multinazionali. Siamo obbligati a pagare persino un mostruoso sistema repressivo e poliziesco (EUROGENDFOR) nel caso volessimo ribellarci e non UBBIDIRE alle loro leggi con le quali ci rendono sudditi e schiavi del loro sistema.
SVEGLIAMOCI! SE OGNUNO DI NOI CONDIVIDESSE QUESTO POST, DOMANI SAREMMO IL DOPPIO DI QUELLI DI OGGI o quantomeno a tantissimi verrebbero dei seri dubbi sulla nostra vecchia e cara DEMOCRAZIA che però stranamente somiglia sempre di più a una DITTATURA !!!