Tagli agli sprechi? Razionalizzazione della spesa pubblica? Spending review? Promesse che sono rimaste tali. Soltanto parole, però. I ministri del governo Monti hanno fatto sempre il contrario di quanto dichiarato. Ed ora le medesime promesse, mai mantenute, sono state inserite nell’agenda Monti: una campagna elettorale basata sulle menzogne.
E’ stato il centro Studi Unimpresa a smascherare la bufala della riduzione della spesa pubblica, numeri diffusi da Bankitalia alla mano. Secondo questi dati, infatti, nei primi 11 mesi del 2012, sotto il governo Monti, sono stati spesi ben 32,6 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando alla guida del Paese c’era invece Silvio Berlusconi. Una macchina pubblica che spende sempre di più, facendo collassare le casse dello Stato.
Tra gennaio e novembre del 2012 i pagamenti dello Stato, quindi spese correnti e spese in conto capitale al netto degli interessi sul debito, hanno raggiunto quota 406,3 miliardi di euro. Nello stesso periodo del 2011 la spesa pubblica si era fermata a 373 miliardi.
L’austerità c’è stata, ma solo per le tasche degli italiani: le entrate sono aumentate di 17,5 miliardi, sempre rispetto ai primi 11 mesi del 2012: in percentuale il 4,9%. Ma questo vuol dire soltanto che lo Stato italiano è riuscito a recuperare meno risorse, in gran parte tartassando gli italiani, rispetto a quante ne ha spese: tra 32,6 e 17,5 la differenza è di ben 15,1 miliardi.
Italiani impoveriti e Stato sempre più sprecone.
Monti una SPENDING REVIEW che ci è costata di più !
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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