LUOGO E ORA Luogo e ora sono stati scelti con cura per rompere "un silenzio stampa" che durava, ormai, da ben quattro giorni, ma che – soprattutto – sono stati scelti in pieno accordo e concordia con l’ex premier. Il quale, appunto, ha detto a Daniela: «attacca». Insomma, alea iacta est, il dado è tratto. Per il Cav, diventato «più falco dei falchi» e tornato tonico ed esuberante, governo e maggioranza hanno le ore contate. In verità, la dead line è fissata non al 9 settembre, quando la Giunta Immunità del Senato inizierà solo la discussione sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi, ma quando, nel giro di non più di un mese (non oltre, se il Pd non accetterà meline), voterà l’aula del Senato sulla questione. Infatti, è in quell’occasione che l’ex premier è intenzionato a tenere un discorso storico (chiuso ad Arcore lo starebbe già scrivendo) e paragonabile solo a quello che Bettino Craxi tenne alla Camera nel 1992. Un discorso tutto sulla malagiustizia, la sua condanna, la necessità di fare vere riforme liberali e un discorso che, però, segnerà inesorabilmente la fine del governo Letta e la corsa verso elezioni anticipate dato che «il Pd mi voterà contro e io li inchioderò alle loro responsabilità, ma di certo non mi dimetterò mai io, da senatore». Superata la fase cupa e depressiva che lo aveva condotto a rintanarsi a villa Arcore, circondato solo dai suoi affetti più cari (i figli, Marina in testa, la fidanzata Pascale, l’onorevole tuttofare Rossi e, al solito, i due avvocati di fiducia, Coppi e Ghedini), il Cav, dopo aver valutato e soppesato il da farsi, ha deciso che di Napolitano come del Pd «non ci si può fidare» e che non resta che «rilanciare». Le classiche dichiarazioni di giornata, da quelle dei falchi alla Capezzone e Brunetta («Toccano a Letta e Napolitano le decisioni») a quelle rivelatrici («Letta sta lì perché ce l’ha messo Berlusconi», dice il senatore Giuseppe Esposito) sono puro contorno come pure le parole pronunziate dallo stesso Cav nella telefonata notturna ai suoi sostenitori riminesi («Io non mollo, voi avanti con coraggio, prepariamoci al meglio»), considerazioni che dicono tutto e il suo contrario. La verità la dice un ministro pidellino off record: «Silvio ha sguinzagliato i cani. Credo che sia finita per il governo, per noi ministri che abbiamo cercato di lavorare e di portare a casa buoni risultati e pure per le colombe del Pdl» . |
Berlusconi non cede, via libera ai falchi parte la guerra contro Colle e governo
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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