All'ordine del giorno c'è stata la situazione francese. Sia le tre principali agenzie di rating che lo stesso governo francese hanno garantito che il rating della Francia non sarebbe stato toccato ma ciò non è servito a riportare la calma su dei mercati ormai in fibrillazione.
Il governo francese annuncerà il 24 agosto prossimo le nuove misure per la riduzione del deficit pubblico. Lo ha annunciato oggi l'Eliseo dopo la riunione di crisi convocata dal presidente Nicolas Sarkozy.
Il Dax di Francoforte cede il 5,13% a 5.613,42 punti, il Cac 40 di Parigi perde il 5,45% a 3.002,99 punti, l'Ftse 100 di Londra lascia sul terreno il 3,05% a 5.007,16 punti, l'Ibex di Madrid segna -5,49% a 7.966,0 punti.
Milano sprofonda (-6,65%) e brucia in una seduta 22 miliardi di euro. In picchiata le banche con Intesa Sp che perde più del 10%, Unicredit e Ubi oltre l'8%. Scendono sotto quota 280 punti gli spread fra Btp e Bund dopo l'asta Bot da 12 mesi. Sotto attacco le banche francesi, che trainano al ribasso tutte le Borse europee. In totale nel Vecchio continente andati in fumo in una sola seduta 174 miliardi di euro.
''Se questa pratica speculativa non viene vietata - prosegue - evidentemente e' perche' Berlusconi difende gli speculatori, anzi sarebbe interessante capire se dal complesso delle sue attivita' produttive e finanziarie Berlusconi quanto guadagna dalla speculazione''.
''Le Borse stanno crollando. Si tratta di un'ottima notizia perche' i valori nominali della borsa sono totalmente gonfiati dalla speculazione finanziaria e non hanno piu' alcuna relazione con l'andamento dell'economia reale. Bene quindi che la borsa crolli e con essa si riduca la speculazione finanziaria, che e' all'origine della drammatica crisi che sta colpendo milioni e milioni di famiglie''.
Fermiamo gli speculatori, per primo Berlusconi!
Nuova giornata di sangue e dolore per le principali Borse del Vecchio Continente, che chiudono con pesanti perdite.
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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