Monti fai Monti! A differenza di altri non abbiamo nulla da chiederLe: né una frequenza gratuita, né un presidente della Autorità delle comunicazioni e neppure un consigliere di amministrazione Rai. Le chiediamo solo di fare quanto ha già annunciato e cioè :


- Assegnare le frequenze digitali attraverso un’asta a pagamento e senza regali a nessuno.

- Proporre un presidente per la Autorità di garanzia che creda davvero nei valori della concorrenza, delle liberalizzazioni, della parità di accesso ai media per le forze politiche e sociali.

- Porre fine al controllo diretto della Rai da parte dei governi e dei partiti e di farlo senza concedere proroga alcuna agli attuali vertici.

Le chiediamo infine di contribuire a far levare dalle spalle dell’Italia quella maglia nera in materia di libertà di informazione che ci è stata assegnata dalle principali istituzioni ed agenzie specializzate.

Purtroppo, proprio in queste ore, prima il presidente del Senato Schifani, e poi il ministroPassera ci hanno fatto sapere che non ci sarebbero tempi e numeri per cambiare la Gasparri, comunque al massimo sarebbe possibile ridurre il numero dei consiglieri, lasciando però saldamente nelle mani del governo e dei partiti il potere di nomina.

Lei la pensa così? Questa sarebbe la riforma di “segno europeo”? Come mai il ripensamento arriva dopo i colloqui con Confalonieri e il finto sdegno di Alfano che ha disertato il vertice con Lei,Bersani e Casini?

Il film che state per mandare sugli schermi del Parlamento è solo la replica di una vecchia pellicola intitolata: “Il conflitto di interessi colpisce ancora”.

Evidentemente è più facile affrontare il “tabù” dell’articolo 18 che non il tabù della Gasparri.
Così come è evidente che lo stratega della politica italiana, seppur non più premier, rimane Berlusconi: è lui il manovratore, il burattinaio che tira i fili delle marionette Monti ed Alfano pronto a decidere gli argomenti di discussione. Rai e Giustizia esclusi, naturalmente...