risolvere la crisi del debito?
1) imposta patrimoniale oltre 1,5 milioni di euro di patrimonio
2) riduzione al limite minimo possibile delle spese per approvvigionamenti militari con smantellamento e monetizzazione delle caserme inutilizzate
3) abolizione dei vitalizi dei politici e delle alte cariche dello stato oltre che dei pubblici dipendenti. Taglio delle indennità con salary cap per manager, politici, amministratori delegati. Divieto a doppi incarichi.
4) vendita delle frequenze per trasmissione digitale terrestre all'asta (oggi vengono regalate!)
5)dismissione del patrimonio dello stato: immobili e grandi aziende (rai e poste)
6) lotta ai grandi evasori con introduzione del reato di evasione fiscale perseguibile penalmente
7)tassare (come gli altri stati europei) i capitali scudati almeno per il 30 %
8) esenzione ici per redditi sotto i 50mila euro annui. pagamento per tutti, chiesa compresa, abbiano redditualità superiori
9) abolizione dei finanziamenti pubblici annuali a pioggia fatti alle grandi aziende ed utilizzo di tali fondi per rilanciare particolari settori dell'economia in crisis o finanziare la ricerca specifica in campi di interesse nazionale
combattere la speculazione finanziaria
1)vietare le vendite allo scoperto
2)dichiarazione di default per i paesi con grande debito pubblico (Grecia ed Italia) con ristrutturazione del debito dei paesi facendo contribuire le banche che in questi anni si sono finanziate con il carry trade
3)tassare ogni singola transizione finanziaria nel mondo (world wide), cosiddetta tobin tax
4)prevedere una stretta normativa di controllo degli hedge funds con divieto di contrattazione nelle dark pools
5)separazione tra attività di banca ordinaria e di banca di investimento
6)controllo da parte dell'esecutivo delle attività delle grandi banche e delle agenzie di rating
Se ci arriviamo noi comuni mortali, possibile che....
15 idee per 1 soluzione: basta poco che ce vò?
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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