Il video dell'inchiesta di Sabrina Gianni
E' forse finito un amore. Quello tra il Movimento 5 Stelle e Milena Gabanelli. Infatti, nel corso dell'ultima puntata di Report, andata in onda domenica 19 maggio su Rai Tre, la trasmissione della Gabanelli, che ha vinto nelle Quirinarie, le consultazioni online del M5S per scegliere il candidato da proporre per la presidenza della repubblica, si è occupato del finanziamento pubblico dei partiti. E Report si è occupato, a modo suo, anche della trasparenza del finanziamento al M5S; cosa che non è piaciuta a tutti i militanti grillini, che hanno accusato la Gabanelli di essere "traditrice" e "ingrata".
Ci si è molto soffermati, senza grandi scoop a dire il vero, sul finanziamento dei partiti e delle fondazioni. Molto interessante, invece, la parte riguardante la fondazione in cui sono state inserite le proprietà dei DS. Una trovata che probabilmente permetterà ad Ugo Sposetti, storico tesoriere dei democratici di sinistra, di riuscire nel suo intento: ovvero preservare i beni del partito dalle fauci dei creditori. Banche in primis. I Ds hanno praticamente donato ad una fondazione i loro immobili, in modo di renderli inattaccabili ai creditori.
Ma veniamo al Movimento 5 Stelle. E' vero che i "grillini" sono stati gli unici a rifiutare i rimborsi e a finanziarsi tramite piccole donazione dei privati, proprio dal blog di Beppe Grillo. Ma la trasparenza, sembra di capire dalla puntata di Report, non la fa da padrone dalle parti del Movimento.
Ecco cosa ha detto ieri Report:
Difficile fare una stima del ricavoin pubblicità. Attendiamo l’ultimo bilancio della società di Casaleggio sperando che non sia generico come quello del 2011. Chi avrebbe potuto dirci a quanto ammontano i guadagni dell’ultimo anno, quello del boom, è proprio Casaleggio, che ha preferito non rilasciare l’intervista.
E infatti, la trasmissione mostra Casaleggio che testualmente dice "A questa domanda non voglio rispondere"
Poi si parla del logo del Movimento, di proprietà di Grillo
Grillo è titolare del blog e del simbolo del movimento. Questo è il primo caso di un movimento politico che pubblicizza sotto il proprio simbolo un prodotto commerciale, perché il blog è anche questo. Quindi potrebbe essere un sistema innovativo per finanziare la politica.
Poi, Sabrina Gianni ricorda quanto prescritto nel codice di comportamento firmato dai candidati del M5S al momento dell'accettazione della candidatura. E cioè che «i gruppi di comunicazione per i parlamentari di Camera e Senato saranno definiti da Beppe Grillo»
E aggiunge:
Così tutta la comunicazione del movimento, dal blog al Parlamento, è sotto il controllo della Casaleggio Associati. Ma lo stratega del marketing politico era già entrato nel palazzo come consulente dell’Italia dei Valori, pagato con il denaro incassato grazie al finanziamento pubblico, della cui abolizione il Movimento 5 Stelle ha fatto il suo cavallo di battaglia.
E infine, la "bordata" dell'amata Gabanelli
Bene, in assenza dei protagonisti che hanno preferito declinare l’invito, due considerazioni: la prima, il movimento è esploso in pochi mesi,nel disordine
pretendere subito ordine nei conti comprendiamo che è complesso, ma aspettiamo quanto prima la pubblicazione delle fatture promesse. Secondo l’house organ del
movimento di fatto è il blog, la voce politica passa da lì, i proventi vanno anche al movimento oppure no? Domanda semplice, trasparenza esige risposta, anche se la
legge non vi obbliga. Ciò detto, con 3 milioni di disoccupati smettete di parlare dei scontrini, e il vostro 25% di voti tiri fuori tutte le idee che ha. Nessuno di noi, nessuno
al mondo pensa che la politica viva d’aria, e per garantire, affinché garantisca l’interesse generale e non venga fatta solo dai ricchi, in tutta Europa è finanziata dal
pubblico, l’imperativo è non buttare i soldi dalla finestra, come è stato fatto fino ad adesso. Si potrebbe addirittura anche ipotizzare delle proposte alternative: quella peresempio di dare la possibilità alle persone fisiche - non alle imprese, perché possono avere dei conflitti di interesse - di dare, di destinare ciò che vogliono a chi vogliono,
interamente detraibile. Potrebbe anche essere un modo per premiare i risultati e renderci tutti più partecipi e responsabili. Nonché vigili.
L'attacco della Gabanelli non è piaciuto proprio, come dicevamo, ad una parte dei militanti del M5S. Che, anche sul blog del comico genovese, se la prendono con la loro ex eroina.
Un esempio, eccolo qui, abbastanza esplicativo:
«Cara gabanelli, dicci TU INVECE chi ti ha costretto a fare quel servizio SU REPORT SENZA CONTRADDITTORIO perchè, altrimenti, sei anche tu della stessa "ciruma" di quei giornalisti di MERDA, PAGATI E SERVI DEI LORO SPONSOR POLITICI.
grazie e per adesso vaffanculo!» scrive un certo maxrocco. (notare le maiuscole, eh)...
E via ancora: «Mi sembra che il programma della Gabanelli sia stato realizzato su commissione per depotenziare e screditare il movimento e il suo progetto di democrazia diretta»
E, addirittura, la conduttrice di Report diventa «giornalista di regime», per Ottaviano Augusto: «il segretario politico del pd e' silvio berlusconi
gabanelli e' la giornalista di regime....attacca chi puo' distruggere la porcilaia partitocratica berlusconiana»
Ma non è - ci chiediamo in maniera retorica - che la Gabanelli, come per molti altri politici, è una grande giornalista fino a quando non viene a fare domande a casa nostra?
Gabanelli-M5s....c'eravamo tanto amati
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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