È tempo che i partiti di maggioranza che responsabilmente hanno formato il nuovo Governo, ma anche le opposizioni abbandonino i rimasugli di una campagna elettorale ormai lontana nel tempo e abbraccino gli interessi del Paese così come si fece ai tempi della lotta alla mafia ed al terrorismo.
Il pericolo di scontri sociali e quindi di un'involuzione totalitaria è più che reale. Bisogna da subito operare abbattendo l'alto livello di tassazione a carico dei consumatori e degli utenti e tagliare le spese improduttive dello Stato e delle amministrazioni locali, operando una più incisiva lotta all'evasione ed all'elusione fiscale.
Ecco alcune soluzioni nel concreto:
1. annullamento dell'IMU sull'unica casa e sulle proprietà di immobili d'impresa unici, di piccoli commercianti e artigiani, aumentando la tassazione sui grandi capitali immobiliari
2. revisione delle rendite catastali che creano iniquità tra immobili nel centro città rispetto agli appartamenti e alle attività imprenditoriali di periferia
3. blocco dell'aumento dell'IVA. L'aumento della tassazione sui consumi in periodo di crisi, basti pensare ai consumi di carburanti, produce solo abbattimento dei consumi e calo delle entrate erariali
4. rifinanziamento immediato degli ammortizzatori sociali senza il quale, oltre ad un ulteriore abbattimento dei consumi, si produrrebbe una vera emergenza dell'ordine pubblico e una sempre più reale involuzione democratica del Paese
5. detassazione sulla nuova occupazione con conseguente incentivazione a creare occupazione e sviluppo dei consumi
6. vendita di almeno il 30% degli immobili pubblici, blocco di nuovi acquisti, e vendita delle aree demaniali. Aree e immobili spesso improduttivi, con costi enormi di manutenzione e che rendono poco o nulla alle entrate dello Stato. Aree che però devono essere vendute a blocchi, sterilizzando speculazioni che fanno sì che si alienino le parti migliori e si conservino le aree a basso o reddito nullo
7. si incentivino fiscalmente le produzioni e le azioni a basso impatto ambientale che sviluppano reddito d'impresa e occupazione, come l'isolamento e l'efficienza energetica delle abitazioni (detassazione del 55% che va prorogata e stabilizzata) o come, ad esempio, la ristrutturazione e la creazione dei depuratori e della rete idrica nazionale, veri strumenti di inquinamento e di perdita di risorse idriche.
Per fare ciò è necessario recuperare risorse senza aumentare la tassazione, ma:
· tagliando la spesa pubblica improduttiva, centralizzando i centri di costo, eliminando i tanti Consigli Provinciali, accorpando anche i piccoli comuni eliminando, così, “bende” e “prebende” per i tanti politici “trombati” e non, riqualificando i dipendenti delle province e dei piccoli comuni specializzandoli nella lotta all'evasione fiscale, realizzando una vera e propria task-force capace di "scovare" sul territorio i piccoli evasori legati al gioco d'azzardo, all'evasione delle tasse attraverso scontrini fiscali e fatture, ecc.
· riformando il Parlamento, dimezzando la composizione della Camera e realizzando un Senato delle Regioni;
· eliminando le municipalizzate improduttive, fonte spesso di sprechi, corruzione e clientelismo;
· riorganizzando, anche attraverso una programmazione a medio e lungo termine, gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti e i Fondi Europei troppo spesso inutilizzati o parzialmente utilizzati.
Queste ed altre soluzioni per tagliare l’improduttività possono essere realizzate se ci sarà la volontà politica e se si sterilizzerà qualche lobby che, spesso, poco o nulla ha a che fare col bene del Paese.
S.O.S proposte concrete per uscire dalla crisi
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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