Lite in tv tra Silvio Berlusconi e Massimo Giletti nella rubrica "L'Arena di 'Domenica In" ieri pomeriggio. Nel rispondere alla prima domanda sulle affermazioni di Mario Monti, l'ex premier è partito dalla nascita del governo Monti. Interrotto dalle domande di Giletti, Berlusconi è scattato in piedi: "Se lei mi interrompe, me ne vado. Sono il leader di quella che voi dite sia opposizione inutile, vengo qui in trasmissioni come la sua, io rimango se mi fa parlare. Vuole che me ne vada? E' la quarta volta che mi interrompe!". Giletti ha cercato di rassicurare Berlusconi, che è tornato a sedersi. Alla successiva domanda di Giletti, Berlusconi è nuovamente intervenuto: "Diamo prima risposta alla prima domanda", ha detto, "me ne vado? Me ne vado?", alzandosi in piedi nuovamente. "Non si può ragionare così! Sta facendo disinformazione che non le rende onore".
Giletti gli ha assicurato di voler continuare l'intervista. "Mi siedo per l'ultima volta, la prossima volta mi alzo e me ne vado", ha detto Berlusconi, che, con voce venata di tensione, ha aggiunto: "Lei deve essere così cortese di farmi parlare, argomenti seri". Pochi minuti, e nuova tensione: "Mi sembra che invece di fare un'intervista, stiamo giocando!", ha detto Berlusconi. "Presidente lei è abituato a Barbara D'Urso della scorsa settimana", ha commentato Giletti.
A conclusione di un'intervista spesso tesa, Berlusconi si è accomiatato da Giletti sottolineando la differenza dalla recente intervista di Barbara D'Urso su "Canale5", con queste parole: "Si guardi la D'Urso, mi raccomando: Non è soltanto bella, è anche brava e gentile".
Berlusconi: ''Ho sognato che Fini era ministro delle fogne''. Per tentare di alleggerire il clima, fattosi un po' teso dopo lo scontro con Giletti sulle interruzioni, il Cavaliere racconta di un incubo fatto questa notte, protagonisti alcuni uomini della scena poltica e tra questi anche il presidente della Camera.
Massimo Giletti ha sudato freddo quandoSilvio Berlusconi ha minacciato di andarsene dagli studi de L'Arena su RaiUno.
Ma alla fine il giornalista è riuscito a trattenerlo e ha ricevuto dal Cavaliere «una stretta di mano sportiva, da presidente del Milan».
Il conduttore si è detto soddisfatto per come è andato il faccia a faccia con l'ex premier: «Ha dimostrato di essere un grande personaggio televisivo, un camaleonte cui è veramente difficile tenere testa
«ANIMALE DA TIVÙ». Berlusconi, ha aggiunto Giletti, sè è confermato «un animale da tivù. Domenica scorsa su Canale5 ha fatto, ospite di Barbara D'Urso, un monologo di un'ora, da me ha ricevuto domande che volevano risposta. Io mi sono comportato come quando in queste settimane ho ospitato Bersani, Renzi, Casini e Di Pietro anche se questa volta per l'intervista a Berlusconi c'era molta attesa».
«ERA MOLTO NERVOSO». Per Giletti, il Cavaliere «è arrivato già molto teso, nervoso e all'inizio ha reagito male alle domande. Sarebbe stata una sconfitta per me se se ne fosse andato. Lasciando perdere l'orgoglio personale io rappresento la Rai e ho un dovere di non far accadere una cosa come quella, un'Annunziata 2 non sarebbe stato bello».
Giletti ha poi sottolineato che a parer suo «lo scontro è stato salutare perché poi ha buttato via la maschera più aggressiva tornando ad accettare di avere davanti un interlocutore che poneva domande vere».
Il nervosismo è palpabile. Il Cavaliere è nervoso perché la discesa in campo di Monti complica non poco i piani di rientro a Palazzo Chigi. I sondaggi lo danno in calo di popolarità e lui è conscio del fatto che da ora fino alle elezioni ci saranno dure battaglie da combattere per vincere la guerra elettorale. Assisteremo all'usuale stillicidio di false promesse, ai consueti sermoni contro il comunismo, al solito teatrino che lo vede paladino indeFESSO della giustizia e della libertà. Insomma il solito duopolio politico, sinistra (?) vs. Berlusconi dal quale gli unici che usciranno sconfitti saranno certamente gli elettori, i quali, costretti all'utilizzo di una legge elettorale che inibisce la scelta democratica, come sempre, turandosi il naso, faranno finta di vivere in una società, libera e moderna. Buon Natale.
Il Berlusconi furioso
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Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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