Quella di oggi potrebbe essere una giornata di svolta per il piano anti-spread di Mario Draghi. Nelle prossime ore la Banca centrale europea potrebbe rendere pubblici i dettagli tecnici sulle misure messe a punto per contenere gli spread nell'eurozona. Il piano di interventi calmieranti sui titoli di Stato sarà infatti discusso oggi, in una riunione chiave del Consiglio direttivo della Bce.
Secondo le indiscrezioni raccolte dalle agenzie interrogando «due banchieri centrali a conoscenza dei piani», l'operazione è stata battezzata «Monetary outright transactions», letteralmente «Operazioni monetarie decisive». Indiscrezioni pubblicate alla vigilia del direttorio della Bce, dopo due giorni in cui le ipotesi su un nuovo piano di acquisti di bond sono state rilanciate da una audizione ad parlamento europeo di Draghi. Audizione a porte chiuse i cui contenuti, non ufficiali, sono in parte trapelati.
Acquisti «illimitati» e «sterilizzazione» Il presidente Mario Draghi si sarebbe orientato ad elaborare un meccanismo di interventi che prevederebbe acquisti «illimitati» di titoli sovrani da parte della Bce, sebbene compensati con interventi di «sterilizzazione» volti a evitare storture ed eccessi dell'offerta complessiva di liquidità. Si discute sull'ipotesi di porre un tetto agli acquisti La decisione finale potrebbe però essere più articolata. Nelle ultime ore, tra le ipotesi sul tappeto, è emersa anche quella di porre un tetto (segreto o pubblico) per delimitare la capacità di interventi sui debiti sovrani da parte dell'organismo della Bce. Secondo Bloomberg, invece, non ci sarà alcun tetto: «il piano non prevede tetti ai rendimenti e sarà focalizzato sui bond governativi a breve, con scadenze fino due-tre anni», si legge in una nota.
Presente anche Olli Rehn
A partecipare insieme a Juncker all'incontro di oggi del direttorio della Bce ci sarà anche il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn. Il responsabile di Bruxelles - che dispone di un invito permanente alle riunioni del board pur senza potere intervenire nelle decisioni di politica monetaria - aveva già preso parte alla riunione del 2 agosto.
La Merkel raffredda gli entusiasmi La riunione di domani non sarà una passeggiata per la presidenza Draghi, tanto più che da esponenti vicini al governo tedesco sono giunti segnali su un appoggio solo «condizionato» alle manovre che la Bce avrebbe allo studio. Michael Fuchs, parlamentare vicino alla cancelliera Angela Merkel, ha avvertito che Berlino si opporrebbe a acquisti «eccessivi» di bond, lasciando trapelare una sua contrarietà verso il concetto di «acquisti illimitati» che invece sembra tanto piacere ai mercati. Questo dopo che già da settimane a frenare l'interventismo della Bce è stata soprattutto la componente teutonica del direttorio, capeggiata da Jens Weidmann, il governatore della Bundesbank.
Lo spread scende a quota 400 Sebbene per ora restino solo delle ipotesi, i dettagli del piano Draghi e la sua propensione a procedere ad acquisti di bond hanno già avuto effetti positivi sugli spread di Italia e Spagna. In particolare, ieri, lo spread tra Btp italiani a 10 anni e titoli tedeschi è arrivato a scendere fino a 402 punti base.
L'asta flop in Germania aiuterà Draghi? Sulla scadenza degli spread a 10 anni calo è stato favorito anche da un inconsueto smacco della Germania ad un'asta di collocamento: ieri l'asta di Bund si è rilevata un flop, con la domanda che non ha superato l'offerta. Alla vigilia di possibili decisioni rilevanti da parte della Bce, quindi, molti investitori hano ritenuto rischioso esporsi agli elevati prezzi (e bassi rendimenti) dei Bund. E questo potrebbe indurre Berlino ad ammorbidire la sua posizione sulle misure proposte da Draghi. L'intervento sui tassi: verso un nuovo taglio? Domani il Consiglio della Bce potrebbe anche valutare l'opportunità di modificare i tassi di interesse dell'area euro, tagliati nel luglio scorso al minimo storico dello 0,75 per cento. La riunione di inizio mese solitamente è proprio dedicata alle decisioni sul costo del danaro, che verranno comunicate alle 13,45.
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La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
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