Berlusconi show contro Santoro e Travaglio:  "Costretto a votare l'Imu. Monti una testa dura"
Era l'incontro più atteso. Berlusconi da Santoro. Accettare l'invito ricevuto e ribadito in diretta su La7 durante l'ultima puntata di 'Servizio Pubblico', sembrava essere quasi una concessione. "Vado perfino da Santoro", aveva detto durante le diverse partecipazioni in tv degli ultimi giorni. La sua sembrava una sfida. "Vado perché non ho paura di niente". Una provocazione. "Vado perché mi sta troppo simpatico Travaglio". Quello di stasera poteva essere un incontro importante. Non lo è stato. 

Berlusconi seduto da solo, fermo, leggermente piegato verso il pubblico verso il quale, durante la trasmissione, si è più volte girato. Santoro in piedi dietro la sua scrivania. Troppo spesso in movimento, come il torero che la canzone Granada di Claudio Villa messa come sigla iniziale aveva evocato. 

Le scintille tra i due non sono state all'altezza delle aspettative di chi avrebbe voluto un duello e invece ha assistito a una gara di macchinine a scontro. "Ma Santoro, lei ha fatto l'Università o le serali?", ha detto Berlusconi. "Le serali. E se non capisco ci torno e recupero". Dopo pochi minuti #serali è diventato un topic su Twitter. "Ma cosa hanno contro le serali? Gente che lavora onestamente tutto il giorno e trova pure il tempo per studiare", hanno commentato sul social network.
 

La partenza è stata sull'Imu. Luisella Costamagna ha toccato subito il punto. "Berlusconi, lei dichiarò: sì a un'imposta simile all'Ici. Adesso perché vuole abolire l'Imu? Perché non l'ha bocciata in Parlamento? Perché è in campagna elettorale". Berlusconi risponde: "Non è in quella direzione che doveva essere l'Imu. Doveva comprendere tutte le imposte locali, doveva colpire gli immobili ad eccezione della prima casa, che consideriamo sacra" ma "non potevamo assumerci la colpa di far cadere il governo, un disastro dopo avergli votato la fiducia. Dovemmo approvarla e decidemmo di presentare una variazione dando indicazioni per trovare i 4 miliardi necessari ma il governo ci disse che non era possibile e allora siamo arrivati al disaccordo totale che ha portato a farci togliere la fiducia".

Mattone dopo mattone, il Cavaliere ha lanciato il suo messaggio. E' colpa di Monti. "E' una testa dura". "Non siamo riusciti a convincerlo". "Il governo dei professori si è montato la testa ed è stato disastroso". E ancora. "Il mio governo non ha nessuna colpa. E dal 2011 che è andato in crisi tutto. Anziché intervenire con misure di sostegno ai consumi - ha aggiunto l'ex premier - Monti ha applicato la politica della tassazione ulteriore, e prodotto qualcosa di disastroso". Né vincitori, né vinti. Sconfitti solo i cittadini che non ce la fanno più a tirare a campare....