"Cara Ministro Fornero,
Ho visto le sue lacrime in conferenza stampa e mi hanno fatto molta rabbia, la guardavo e pensavo alle lacrime che mia madre non verserà.
Mia mamma è coltivatrice diretta, compirà 60 anni il prossimo anno e non piangerà quando scoprirà che non andrà in pensione, nel 2013, a 61 anni come era previsto, ma a 63 anni e mezzo; non piangerà lacrime inutili, mia mamma.
Mia mamma lavora nei campi da quando aveva 10 anni; sono 50 anni che lavora; ha capito, signora ministro? 50. Se la meritava o no l'agognata pensione?
Oggi ha la schiena distrutta e la sua piccola azienda agricola in crisi, quella piccola azienda agricola che ha consentito a me e ai miei fratelli di studiare e di conquistare un posto in questa società.
Mia mamma, signora ministro, ha un'aspettativa di vita ridotta a causa delle sue precarie condizioni di vita, ma non piangerà: una donna che lavora nelle campagne del Sud non è avvezza al pianto; con dignità e rabbia continuerà a zappare quell'amara terra che con tanti sacrifici ha fatto propria.
E io? Io porterò la sua rabbia nel mio cuore, per il resto della vita.
Non provo nessuna pena per lei, signora ministro, ma sono profondamente indignata e l'indignazione è il sentimento che segnerà la mia vita, le mie scelte e le mie azioni future.
La ringrazio per essersi mostrata così immotivatamente dispiaciuta per quello che state facendo alle migliaia di persone nelle condizioni di mia mamma.
Sono dottoressa anch'io, signora ministro, ho una laurea in giurisprudenza grazie ai sacrifici, quelli veri, dei miei genitori.
E davvero vorrei fare piazza pulita di tutti quelli che si riempiono la bocca di parole come 'equità', 'solidarietà' e 'sacrificio', ostentando empatia e lacrimando quando occorre, senza conoscere il significato più profondo di queste parole.
Vorrei fare Piazza Pulita di tutti quelli come lei, signora ministro, che di fatto, volenti o nolenti, stanno cancellando il sogno dell'operaio che vuole il figlio dottore.
Con profonda disistima e nessuna solidarietà".

Annamaria Cantarella