Una manovra da 24 miliardi di euro quella all'esame del Cdm. Ecco le indiscrezioni sulle misure principali, smentite da Palazzo Chigi.

AUMENTO IRPEF DA 43 A 46% FINO A 2014. "In considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento della finanza pubblica concordati in sede europea", l'aliquota Irpef del 43% è incrementata di 3 punti percentuali. E' quanto prevede, a Cdm in corso, una bozza di decreto sulla manovra. L'aumento, si legge nell'articolato, è previsto "a decorrere dal 1 gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2014". L'aumento scatta sopra i 75.000 euro.

AUMENTO DELL'IVA. Un incremento del 2% delle aliquote Iva sia del 10% che del 21% a copertura della clausola di salvaguardia prevista dalla manovra estiva. La bozza stabilisce anche che a partire dal 1 gennaio 2014 le stesse aliquote saranno aumentate di un altro mezzo punto. L'articolo 16 del decreto infatti, titolato 'Clausola di salvaguardia', sostituisce quanto previsto dal provvedimento di luglio, stabilendo che "a decorrere dal primo gennaio 2013 le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento sono incrementate di 2 punti percentuali. A decorrere dal primo gennaio 2014 le predette aliquote sono ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali".

AUMENTO DELLA BENZINA. La bozza prevede anche un aumento accise benzina che scatterà da gennaio 2012. L'incremento delle accise produrrà un gettito di oltre 1 miliardo di euro.

RITORNO DELL'ICI SU PRIMA CASA. Ritorna l'Ici sulla prima casa e si chiamerà Imu. In arrivo una stangata sull'Ici della seconda e terza casa. L'aliquota di base sarà dello 0,76% sulla rendita catastale, con una riduzione dello 0,4% per l'abitazione principale o affittata, ma i Comuni potranno aumentarla fino allo 0,2% in caso di abitazione principale o dello 0,3%. "L'istituzione dell'imposta municipale propria - si legge nella bozza - è anticipata, in via sperimentale a decorrere dall'anno 2012, ed è applicata fino al 2014 in base", poi entrerà a regime nel 2015. "L'imposta municipale propria ha per presupposto il possesso di immobili", si spiega, "Ivi compresa l'abitazione principale e le pertinenze della stessa". "La base imponibile dell'imposta municipale propria è costituita dal valore dell'immobile", si precisa, valore che sarà calcolato "applicando all'ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al primo gennaio dell'anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento" "i seguenti moltiplicatori: 160 per i fabbricati classificati o classificabili nei gruppi catastali A, B e C, con esclusione di A/10 e C/1; 80 per i fabbricati classificati o classificabili nel gruppo catastale D e nella categoria catastale A/10; 55 per i fabbricati classificati o classificabili nella categoria C/1". Per i terreni agricoli, "il valore è costituito da quello ottenuto applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al primo gennaio dell'anno di imposizione, rivalutato del 25 per cento ai sensi dell'articolo" un "moltiplicatore pari a 120". Contestualmente, "la dotazione del fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa è incrementata di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013".

LIBERALIZZATA VENDITA FARMACI DI FASCIA C. Via libera alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, quelli a pagamento, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie ma "nell'ambito di un apposito reparto delimitato, rispetto al resto dell'area commerciale, da strutture in grado di garantire l'inaccessibilità ai farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura al pubblico che di chiusura". Lo si legge sempre nella bozza di manovra. "Le condizioni contrattuali e le prassi commerciali adottate dalle imprese di produzione o di distribuzione dei farmaci, che si risolvono in una ingiustificata discriminazione tra farmacie e parafarmacie quanto ai tempi, alle condizioni, alle quantità ed ai prezzi di fornitura, costituiscono - si legge ancora - casi di pratica commerciale sleale ai fini dell'applicazione delle vigenti disposizioni in materia".

BOLLO PER LE SUPERCAR. Dal primo gennaio 2012 scatta un super bollo sulle auto di lusso. "A decorrere dai pagamenti dovuti dal 1 gennaio 2012, per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone, limitatamente a quelli immatricolati a decorrere dal 1 gennaio 2008 - si legge nella bozza - è dovuta un'addizionale erariale della tassa automobilistica, pari ad euro venti per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centosettanta chilowatt, da versare alle entrate del bilancio dello Stato".

AUMENTO BOLLO CONTO CORRENTI E CONTO TITOLI. Secondo quanto riferito, nella manovra sarebbe previsto anche un intervento sui patrimoni tramite il riaggiustamento dei bolli che si applicano sui conto correnti e il conto titoli.

GARANZIA STATO SU PASSIVITA' BANCHE. Secondo la bozza, il ministero dell'Economia ''fino al 30 giugno 2012 è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a partire dal 1 gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite''.

SOGLIA TRACCIABILITA'. La riduzione del limite per la tracciabilitè dei pagamenti è fissata a 1.000 euro. La bozza prevede anche che stipendi, le pensioni e "i compensi comunque corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, in via continuativa a prestatori d'opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a cinquecento euro, debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante".

DEDUZIONE QUOTA DI IRAP SU COSTO LAVORO. Le imprese potranno dedurre dall'Ires e dall'Irpef la quota di Irap ''relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato''.

SOPPRESSI INPDAP E ENPALS; VERSO 'SUPER-INPS' . Addio a Enpals e Inpdap, si va verso il 'Super-Inps': saranno trasferiti all'Istituto anche personale e risorse finanziarie. "In considerazione del processo di convergenza ed armonizzazione del sistema pensionistico attraverso l'applicazione del metodo contributivo, nonché al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa nel settore previdenziale e assistenziale - si legge nella bozza - l'Inpdap e l'Enpals sono soppressi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e le relative funzioni sono attribuite all'Inps, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi".

DA SBLOCCARE CANTIERI PER 40 MILIARDI. Durante l'incontro con le Regioni il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha spiegato che il governo ha intenzione di sbloccare cantieri per 40 miliardi di euro.

PENSIONI, "CONTRIBUTIVO PER TUTTI". Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, durante l'incontro fra governo e sindacati sulle pensioni avrebbe detto che il governo nella manovra ha previsto l'estensione del metodo contributivo pro rata per il calcolo della pensione per tutti. L'esecutivo - sempre secondo quanto riferito - abolirà le finestre mobili per l'accesso alla pensione perché sono un "bizantinismo inutile". E' in arrivo invece una fascia di flessibilità per l'uscita verso la pensione con assegni più bassi per chi esce prima.

PER REGIONI AUMENTO ADDIZIONALE IRPEF. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda avrebbe riferito che per le Regioni è previsto dalla manovra un aumento dell'aliquota addizionale Irpef dallo 0,9% all'1,23%. Ci sarebbe in ogni caso un'opzione, rivolta a chi riduce la spesa sanitaria, di applicare l'aumento solo parzialmente ma indicando qual è il risparmio prodotto dalla riduzione.

PRESCRIZIONE ANTICIPATA PER LE LIRE. Prescrizione anticipata delle lire in circolazione. Lo prevede la bozza di manovra. Le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata per essere riassegnate al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.

SCONTI FISCO SOGGETTI A ISEE; RISPARMI A FAMIGLIE. Tutte le agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali saranno soggetti all'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, e oltre una certa soglia di reddito non saranno piu' concessi. E' quanto prevede la bozza della manovra all'esame del consiglio dei ministri. Sara' un decreto di natura non regolamentare del presidente del Consiglio dei ministri da emanare previo parere delle commissioni parlamentari competenti entro il 31 maggio 2012 a stabilire la revisione delle modalita' di determinazione dell'Isee. A rischio quindi assegni per gli asili nido, esenzioni per la tassa universitaria e altri tipi di regimi agevolati. I risparmi derivanti dalla misura saranno riassegnati al fondo per le politiche sociali per essere destinati a interventi a favore di famiglie numerose, di donne e di giovani.

SCURE SU AUTHORITY, DA ANTITRUST A CONSOB. Scure della manovra sulle autorità indipendenti. Dalla Consob all'Antitrust è previsto infatti un calo del numero dei componenti. In particolare il numero dei componenti del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è ridotto da otto a quattro, escluso il Presidente; quello dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è ridotto da sette a cinque, compreso il Presidente. Per l'Autorità per l'energia elettrica e il gas in numero è ridotto da cinque a tre, compreso il Presidente; dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e' ridotto da cinque a tre, compreso il Presidente; della Commissione nazionale per la società e la borsa è ridotto da cinque a tre, compreso il Presidente; del Consiglio dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo è ridotto da sei a tre, compreso il Presidente; della Commissione per la vigilanza sui fondi pensione è ridotto da cinque a tre, compreso il Presidente; della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche è ridotto da cinque a tre, compreso il Presidente; della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali è ridotto da nove a cinque, compreso il Presidente.

1,4 MLD PER MISSIONI DI PACE. La bozza di manovra prevede uno stanziamento per il 2013 di 1,4 miliardi per le missioni di pace. Il finanziamento è per tutto il 2012.

SOPPRESSO L'ENIT. Nella bozza della manovra economica all'esame del cdm viene soppressa l'Agenzia nazionale del turismo (Enit). Le sue funzioni e il personale vengono trasferite "senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione, anche giudiziale", al ministero dello Sviluppo economico. Le risorse già destinate all'Enit per il finanziamento dell'attività di promozione e di sviluppo del turismo sono trasferite in un apposito fondo da ripartire per la promozione e lo sviluppo del turismo da istituire nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. La dotazione del fondo è di 18.641.742 di euro per il 2012, di 18.970.742 di euro per il 2013 e di 19.303.742 di euro a decorrere dal 2014.
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La giornata di consultazioni
Da registrare, in questa convulsa giornata, la dura reazione dei sindacati. Susanna Camusso della CGIL parla di una manovra che cerca di “fare cassa sui poveri pensionati. Si potrebbero chiudere i conti intervenendo sulle pensioni più ricche. Non c’è nessuna riflessione su anni di lavoro e condizioni di lavoro. Viene rimessa in discussione la normativa legata ai lavori usuranti”.
Di parere opposto, invece, la Confindustria. “La manovra è indispensabile – ha affermato Emma Marcegaglia – Pensiamo che la situazione sia molto grave: oggi non è demagogia dire che i prossimi 10 giorni decideranno se l’euro sopravviverà o no”.

Preoccupati, infine, i sindaci dell’Anci. Per gli enti locali infatti si profilano tagli consistenti. Molto duro il sindaco di Bari, Michele Emiliano. Fra i suoi “twitt” della giornata, uno spicca per la vena polemica contro il Governo Monti: “Bisognerebbe alzarsi ed andare via non sanno che cosa è un comune una provincia o una regione. Nessuna misura per il sud e nessuna modifica patto di stabilità aggiunti al taglio del 75% del trasporto pubblico locale”.