Scriveva il Wall Street Journal la settimana scorsa: "L'economia italiana è moribonda", proprio mentre in Italia, il primo Ministro italiano Mario Monti conduceva un'importante riunione straordinaria a Palazzo Chigi sulla crisi dell'Eurozona. Due giorni dopo ancora il WSJ: "La luna di miele tra Monti e gli italiani pare essere terminato".
Il Financial Times a seguire con l'editoriale: "Mamma mia, ci risiamo", poi all'interno, un lungo articolo di analisi dell'economia italiana, dipanando tutti i punti di criticità a ragione del default economico. Così comeBloomberg, lungo le pagine della sua autorevole rivista economica "Businessweek", per mano di Carol Matlack tendenziosamente contro la politica italiana, nonostante gli sforzi di Monti, degli italiani e del pareggio di bilancio a partire del 2013, a differenza del +12% americano.
La Gran Bretagna, non è certo mai stata morbida con l'Italia né tantomeno con l'Unione europea, essendo essa stessa euroscettica per eccezione sin dalle origini, ma mentre gli Stati uniti e i suoi autorevoli opinionisti, in modo illogico attaccavanono l'Europa, il presidente Obama si prodigava a rendere morbida l'asse USA-Europa a sostegno di quest'ultima.
Qualche economista è andato oltre la posizione di parte dei commentatori di oltreoceano, ipotizzando il timore statunitense nel vedere realizzata un'unione europea in ripresa e magari forte e competitiva.
Se l'economia dell'Europa è in ginocchio, quella statunitense non è in piedi. In molti parlano di strategia anti-Europa. Così al di là delle dichiarazioni ufficiali, gli Stati Uniti confidano, per il suo rilancio, in un'Europa più debole che forte. Degli ipotetici Stati Uniti d'Europa, a conclusione di un processo di vera e propria integrazione e coordinamento, sarebbe un competitor molto agguerrito anche per una potenza come quella degli Stati Uniti, come dimostrano i dati dei 27 Paesi europei uniti.
Con i dati 2011, elaborati da EUROSTAT, per l'ipotetico "contenzioso", qualche dubbio in più potrebbe sorgere. Si scopre che, di fatto, gli Stati Uniti d'Europa hanno un Pil maggiore, in termini assoluti circa, rispetto agli Usa (Ue 16000 mld, contro 14000mld USA). La crescita annuale è simile: +1,5% per l'Europa, +1,7% per gli Usa. Ma soprattutto gli Stati Uniti d'Europa avrebbero un debito pubblico inferiore, sia in termini assoluti, che in percentuale rispetto al Pil: gli Usa hanno, infatti, un indebitamento pari al 114,32% del Pil, gli Stati Uniti d'Europa si fermano all'82,5%.
Gli Stati Uniti d'Europa - che vanterebbero una popolazione di 502 milioni di persone, contro i 313 degli Usa - sarebbero davanti anche in quanto a valore dell'export: 1.914 miliardi di dollari, contro 1.473 mld. statunitensi.
Sulla base di questi numeri, forse, attaccare l'Italia è un tentativo per indebolire la più florida economia degli Stati Uniti d'Europa.
Gli Stati membri dell'Unione europea hanno molte politiche comuni con l’Unione Europea e spesso l'EU ricorda un singolo stato. Ha un corpo esecutivo comune (la Commissione Europea, un solo Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, una comune Politica europea di sicurezza e difesa, una corte suprema (Corte europea di giustizia, ma solo in materia di leggi dell’unione europea), Peacekeeping (Eurofor) e un’organizzazione intergovernativa di ricerca. L’Euro è la valuta comune, ed è stata adottata da 17 stati, mentre altri 3 paesi membri dell’Unione Europea hanno legato le loro valute all’euro con gli Accordi europei di cambio. Inoltre in alcune regioni d’Europa è stato adottato l’euro unilateralmente.
L’UE, comunque non ha una singola costituzione, un singolo governo, una singola politica estera decisa da quel governo, un singolo sistema di tasse che contribuisca a un singolo erario, o un singolo esercito.
Esistono diverse istituzioni paneuropee separate dall’UE. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) comprende quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea ma è indipendente da quest’ultima e comprende anche stati che non fanno parte dell’UE come la Svizzera e la Norvegia. E’ indipendente dall’UE anche la corte europea dei diritti umani (da non confondere con la corte europea di giustizia) che è un elemento del Consiglio d'Europa e come l’ESA comprende sia stati membri sia stati non membri dell’UE.
Allo stato attuale, l’Unione Europea è una libera associazione di stati sovrani, che condividono obiettivi comuni.
Oltre il vago obiettivo di una “unione sempre più stretta” nel 1983 con la dichiarazione solenne sull'unione europea, L'unione (i membri dei suoi governi) non ha attualmente una politica per creare né una federazione che una confederazione, ma in passato anche uno dei suoi fondatori come Jean Monnet avanzò tali proposte.
Sono in uso un’ampia gamma di termini, per descrivere il futuro della struttura politica Europea e/o dell’Unione Europea, uno dei quali Europa Unita, è spesso usato ma non ha uno status costituzionale definito. Negli Stati Uniti d’America, l’idea è presa seriamente in discussione e si considerano le conseguenza che un’unità europea avrebbe sulla potenza politica ed economica Americana. Glyn Morgan, un professore associato dell’Università di Harvard ne parla apertamente nel suo libro: The Idea of a European Superstate. Mentre il testo di Morgan si focalizza sulle implicazioni di sicurezza di un’Europa unificata, molti altri testi si dedicano alle implicazioni economiche che avrebbe una tale entità.
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