Un pacchetto da 80 miliardi tra risorse e investimenti. E’ il provvedimento “corposo, organico e robusto”, come l’ha definito il presidente del Consiglio Mario Monti, con il quale oggi il governo, in consiglio dei ministri, ha dato il via all’iter per l’approvazione del decreto legge sullo sviluppo. Un’approvazione “salvo intese”, che in gergo vuol dire che il testo è comunque passibile di modifiche, che riguarda un testo che si è dilatato rispetto agli ultimi giorni, anche in termini di articoli e di pagine. Dentro si trovano molte cose: un primo capitolo della spending review, per esempio, con tagli a Palazzo Chigi e Ministero dell’Economia del 10 per cento (solo via XX settembre ridurrà la pianta organica per un risparmio di 25 miliardi); ma anche un tentativo di accorciare il processo civile; soprattutto, però, le misure per stimolare l’economia e aiutare le imprese: tra l’altro maggiori detrazioni per le ristrutturazioni, l’esclusione dell’Imu per le aziende edili per tre anni, la possibilità per le ditte di chiedere il concordato anziché il fallimento, finanziamenti per la green economy.
Tra risorse e investimenti, come detto, il decreto sviluppo muoverà 80 miliardi: 40-45 miliardi arriveranno dai project bond e dalle misure per le piccole e medie imprese gli altri 30-35 miliardi dalle altre misure. La copertura finanziaria per le minori entrate derivanti dall’applicazione di alcuni articoli del decreto legge saranno reperiti, a partire dal 2013, con riduzioni di spesa e con le maggiori entrate previste dalle sanzioni introdotte del provvedimento per chi viola le regole per i prodotti a denominazione di origine protetta o Igp. Nuove entrate sono poi attese dall’armonizzazione del trattamento fiscale tra le polizze emesse da assicurazioni italiane ed estere che non pagano l’imposta annua dello 0,35%.
“Crescita e riduzione della dimensione e del peso dello Stato: sono i motivi ispiratori del cdm di oggi” ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti. “Nel decreto sviluppo – ha aggiunto il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera – ci saranno molti interventi strutturali e, soprattutto, interventi per favorire l’occupazione”. Passera ha parlato anche di “iniziative concrete sul credito imposta per l’ acquisizione di personale di alto livello, per facilitare sia il mantenimento sia l’attrazione di personale” qualificato. Per contro sugli incentivi è stato fatto “un lavoro molto grosso: avevamo 43 leggi di incentivazione che sono state bloccate, interrotte e sono state recuperate parecchie centinaia di milioni, oltre 2 miliardi per il Fondo per la crescita sostenibile”.
I tagli alle strutture di governo e ministero. Monti l’ha chiamato “alleggerimento dello Stato” e precisa che “abbiamo cominciato dal vertice del governo”. Tagli che comprendono anche “riduzioni degli organici” oltre che un complesso di dismissioni degli immobili dello Stato. Il governo, tagliando gli organici a Palazzo Chigi e al ministero delle Finanze, “è il primo a fare da esempio aggredendo gli organici – spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà – Oggi stesso ci sarà un taglio del 20% delle figure dirigenziali. Ciò comporterà una riduzione sul bilancio di 25 milioni. Per noi è un bel risparmio che si aggiunge ai 25 milioni offerti alla revisione per la spesa che sta facendo il ministro Giarda”. “In tutto – conclude il sottosegretario – saranno 10 i milioni restituiti al ministero dell’Economia che non saranno spesi da palazzo Chigi. L’augurio è che il nostro sforzo sia accolto anche dagli altri ministeri” con “tagli ben precisi entro la fine dell’anno”.
“Da dismissioni 10 miliardi”. Nasce il fondo immobiliare al quale verranno conferiti tutti gli immobili pubblici sia dello Stato (comprese le caserme) sia degli enti territoriali (compresi quelli dei Comuni). Gli immobili, spiega una nota di Palazzo Chigi, “verranno valorizzati e venduti”. Gli enti proprietari degli immobili “avranno quote di partecipazione la fondo e risorse liquide da utilizzare a riduzione del proprio debito”. L’importo complessivo delle vendite immobiliari “presumibilmente si aggirerà intorno ai 10 miliardi che sarà utilizzato a riduzione del debito ivi compreso quello derivante dal debito commerciale a favore delle imprese”.
I tagli a Palazzo Chigi. I nuovi tagli agli organici di Palazzo Chigi decisi oggi porteranno un risparmio annuale di 25 milioni di euro. Sarà effettuato un taglio del 20% degli organici dirigenziali della presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Economia e del 10% per gli altri organici. Un provvedimento questo che ha effetto immediato perché Monti ha deciso di firmare un decreto del presidente del Consiglio che riduce, con effetto immediato, gli organici dirigenziali di Palazzo Chigi del 20% e, tutti gli altri organici, del 10%”. Tagli anche per la ”governance delle società controllate al 100 per cento” dal Tesoro: esse avranno un “un Cda snello” composto da 3 persone: una persona esterna che fungerà da amministratore delegato, due persone del ministero.
Soppressi Monopoli e Agenzia del Territorio. Razionalizzazioni anche in altre strutture di governo e ministero. Saranno soppressi, infatti, i Monopoli di Stato e l’Agenzia del Territorio che vengono incorporati rispettivamente nell’Agenzia delle Dogane e delle Entrate. Viene anche abolita l’Agenzia per lo sviluppo del settore agricoltura. Il provvedimento prevede anche la soppressione dell’Assi (ex-Unire), le cui funzioni sono ripartite tra ministero dell’Agricoltura e la nuova Agenzia delle dogane e dei Monopoli. Il governo cederà invece Fintecna, Sace e Simest a Cdp avrà “un impatto importante sulle entrate. Stimiamo da questa vendita circa 10 miliardi. E verrà conclusa la parte iniziale entro un mese. Avremo una pari riduzione del debito o interverremo sui ritardi nei pagamenti”. In questo momento, invece, non ci sono piani di dismissioni di Eni, Enel eFinmeccanica, come ha confermato il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Le misure per le imprese. Altra parte voluminosa del decreto Sviluppo riguarda i contributi e le misure dedicate alle imprese. Sono, spiega il ministro Passera, “vere riforme di lungo periodo: strumenti di finanziamento per poter ricorrere meglio ai mercati. Si riducono i limiti per le aziende piccole e medie non quotate. E’ una riforma strutturale delle modalità di finanziamento”. Ecco gli elementi principali.
Detrazioni per le ristrutturazioni. Passa dal 36% al 50% la quota di detrazione Irpef per le ristrutturazioni. La norma sarà in vigore fino al 30 giugno 2013.
Imu esclusa alle imprese edili per 3 anni. Arriva l’esclusione dall’Imu, per unperiodo non superiore a tre anni dall’ultimazione dei lavori, degli immobili delle imprese, il cosiddetto magazzino, fabbricati costruiti e destinati alla vendita. Lo prevede la bozza in entrata del dl sviluppo e dovrebbe svincolare 35 milioni di euro.
Aziende in crisi possono ricorrere al concordato. Le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno comunque prospettive di ripresa, non saranno obbligate a dichiarare il fallimento ma potranno ricorrere direttamente al concordato preventivo. Il ricorso diretto al concordato preventivo consente la continuità dell’attività dell’impresa ivi compreso il mantenimento dei contratti di fornitura con la Pubblica amministrazione.
Srl semplificata estesa a tutti. La srl semplificata, introdotta daldecreto liberalizzazioni per gli under 35, viene estesa dal decreto sviluppo “a tutti”.
Project bond per attrarre capitali privati. Arrivano le obbligazioni da partedelle società di progetto sul modello europeo. I project bond saranno “appetibili per gli investitori” per realizzare nuove infrastrutture anche grazie al capitale privato. La sottoscrizione sarà incentivata introducendo un incentivo cioè accordando lo stesso trattamento fiscale agevolato previsto per i titoli di stato relativamente all’aliquota di ritenuta sugli interessi (12,50%). In base a dati Ance – ricorda il testo del decreto – l’importo delle gare di finanza di progetto ammonta annualmente a circa 12 miliardi di euro, suddivisi per circa l’80% su gare ad iniziativa privata e il restante 20% su gara ad iniziativa pubblica, e circa il 40% riguarda bandi superiori a 500 milioni di euro. Ne consegue che la norma proposta determina effetti considerevoli in termini di possibilità di crescita del Pil, atteso che ogni euro di nuovi investimenti si stima che generi una crescita di Pil pari a 3 euro.
Su internet sovvenzioni, consulenze, incarichi da oltre 1000 euro. Sovvenzioni, contributi e sussidi alle imprese e l’attribuzione di compensi a persone ed imprese per forniture, servizi, incarichi e consulenze ad enti pubblici e privati, di importo complessivo superiore a 1.000 euro nel corso dell’anno solare, sono soggetti alla pubblicità su internet. Lo prevede la bozza del dl sviluppo.
Finanziamenti a favore della “green economy”. Il dl sviluppo prevede anche misure per favorire l’occupazione giovanile nella green economy, estendendo il finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto (su cui sono disponibili 470 milioni di euro) a soggetti pubblici e privati che operano in ulteriori 4 settori della Green Economy. E cioè della Protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; della ricerca e sviluppo e produzioni di biocarburanti di seconda e terza generazione; di installazione di tecnologie nel solare termico, solare a concertazione, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia; e dell’incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario (incluso social housing). Il finanziamento è vincolato alla creazione di nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato.
Il fondo per la distribuzione di alimenti ai poveri. Viene istituito all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura un fondo per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti nel territorio della Repubblica Italiana. Le derrate alimentari sono distribuite agli indigenti mediante organizzazioni caritatevoli.
Prorogata l’entrata in vigore del Sistri. Il testo del governo prevede la proroga al 31 dicembre 2013 il termine per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema.
Per le città cabina di regia contro il degrado. Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti predisporrà un piano nazionale per le città, dedicato alla riqualificazione di aree urbane con particolare riferimento a quelle degradate. A tal fine sarà istituita una Cabina di regia composta, tra gli altri, da due rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture, di cui uno con funzioni di presidente e da un rappresentante del ministero dell’Economia e del ministero dello Sviluppo economico.
Rinvio del decreto contro taxi abusivi. Viene prorogata al 31 dicembre 2012l’emanazione del decreto che avrebbe dovuto adottare disposizioni tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.
Credito d’imposta per per l’assunzione di “qualificati”. Arriva il credito di imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato. L’aliquota del beneficio è pari al 35% delle spese aziendali con un vincolo di assunzione per almeno 3 anni. Alla misura sono destinati 50 milioni di euro l’anno; si dovrebbero creare 4mila nuove assunzioni. La misura si indirizza al personale“qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico impiegato in attività di ricerca e sviluppo o in possesso di dottorato di ricerca senza vincoli sulle attività di impiego”.
Ripristino dell’Iva sulle cessioni delle locazioni. Il decreto sviluppo ripristina l’Iva sulle cessioni e locazioni di nuove costruzioni da parte delle imprese edili, attualmente esenti dall’imposta dopo i 5 anni dalla costruzione. L’Iva resta dunque a carico delle imprese edili.
Arriva il Dop anche per il pesce. Arriva una sorta di Dop per il pesce pescato in Italia, compreso quello allevato in impianti di acquacultura. I negozi e i banchi di pesce “possono utilizzare nelle etichette, la dicitura “prodotto italiano” o altra indicazione relativa all’origine italiana o alla zona di cattura più precisa di quella obbligatoriamente prevista” dalle attuali leggi.
Le opere pubbliche e le infrastrutture. Il governo accelera anche sulle infrastrutture: “Nei prossimi mesi speriamo di sbloccare una ventina di miliardi in infrastrutture” da parte del Cipe, ha annunciato Passera. Ciò sarà possibile grazie alle norme del dl sviluppo che semplificano il cofinanziamento da parte dello Stato. Di più: “Dobbiamo assicurarci che entro la fine dell’anno prossimo tutti i cantieri della Salerno-Reggio Calabria, oggi sono 13 e due devono essere ancora aperti, siano completati” perchè si tratta di una “infrastruttura basilare del Sud”. Anzi, conclude il ministro: “Metto la faccia in tanti posti, la metto anche qui”.
Processo civile: nasce l’udienza filtro in appello. Uno dei problemi per le imprese è anche la durata dei processi. Così una chiave di soluzione è stata trovata dal ministro della Giustizia Paola Severino. La proposta è di un’udienza filtro che dichiari ammissibile o meno il ricorso in appello in un processo civile. A favore di questa scelta anche la statistica che dice che il 68 per cento dei processi civili vede la sentenza d’appello confermare la pronuncia di primo grado. Così si taglierà sensibilmente la durata dei processi civili. “Una ricetta abbastanza semplice – la definisce il Guardasigilli Paola Severino – che coniuga la necessità di assicurare garanzie con quella di snellire i processi”. Cambia, per volontà del Governo, anche la legge Pinto, del marzo 2001, sull’indennizzo che spetta in caso di violazione della durata ragionevole del processo, sia nel penale che nel civile. Con il decreto sviluppo si prevedono indennizzi predeterminati e calmierati (da 500 a 1.500 per ogni anno di ritardo) e termini di fase per i procedimenti che vengono prefissati: la durata complessiva di un processo è prevista in sei anni, tre per il primo grado, due per l’appello ed una per la Cassazione. Condotte non diligenti, dilatorie o abusive delle parti possono comportare anche la non indennizzabilità per l’eccessiva durata del procedimento.
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