La pressione fiscale sta portando alla chiusura di tutte le medie e piccole imprese, motore economico del nostro Paese. Il governo che ogni giorno si inventa nuove tasse e con il prezzo dei carburanti alle stelle, la nostra provincia rispecchia il grave disagio sociale del paese, con un sistema produttivo in ginocchio, con la disoccupazione oltre il 10% quella giovanile oltre il 30% e quella femminile oltre il 50% e un saldo negativo di iscrizioni, cancellazioni presso la camera di commercio, siamo arrivati ad un punto di chiusura di molte attività di commercio.
Il periodo estivo è stato molto drammatico per il commercio, molte attività hanno chiuso prima delle ferie e molte altre rischiano la chiusura o non riapriranno. Questo scenario è frutto della congiuntura economica ed della presenza sempre più massiccia delle imprese degli immigrati che dai dati della camera di commercio tocca quasi il 20% delle partite iva.
Oggi per un’azienda che paga regolarmente tasse e contributi (parliamo di circa il 60% del dichiarato) è difficile rimanere a galla perche’ molte altre che non hanno niente da perdere non pagano tasse e contributi.
Quindi ci troviamo il più delle volte di fronte ad una guerra persa in partenza. D’altra parte basta farsi un giro per le nostre città per vedere una miriade di venditori abusivi mentrela pressione fiscale è alle stelle per i commercianti onesti.
Per far fronte alla crisi economica ed occupazionale e alla chiusura dei rubinetti del credito bancario, lo stato invece di diminuire le tasse e di convincere il sistema bancario a concedere linee di credito almeno a chi ha sempre restituito il denaro, si è inventato l’apertura delle società a responsabilità limitata con un euro di capitale sociale.
Queste società vanno poi in banca con un buon business plain pensando pensando di poter chiedere una linea di credito ma si scontrano con un sistema che senza garanzie personali non concede credito.
Per poter aprire un’attività si parte con i risparmi di famiglia, con l’aiuto di un amico, la concorrenza spietata, ti lascia senza liquidi, quindi si chiude baracca. Dove l’economia funziona la selezione la fa il mercato, in Italia è la stessa banca che ti sega le gambe, selezionando a chi dare credito a che già lo ha.
Il fisco non è equo ed infine Equitalia bastona chi già è in difficoltà. L’emergenza più urgente d’affrontare per la nostra categoria è quella dell’abusivismo, e della repressione dell’abusivismo che è assente.
Quando si dice che la «pressione fiscale ufficiale» in Italia è al 55% ci si dimentica sempre di sottolineare che quella «ufficiale» è inferiore a quella «reale», che arriva addirittura al 66%. Vediamo perchè:
La «pressione fiscale ufficiale» indica il rapporto tra il gettito fiscale realmente incassato dallo Stato e il Prodotto interno lordo (Pil). Ma il Pil è un aggregato statistico che comprende il 17 per cento di economia sommersa, stimato dall'Istat e asseverato da Eurostat. Ma si sa che l'economia sommersa non paga le tasse! Ecco quindi che quei 55 euro ogni 100 di «pressione fiscale ufficiale», se applicati a una base che non è realmente di 100 (cioè il Pil «ufficiale») ma è solo di 83 (il Pil al netto dell'economia sommersa) non equivalgono più al 55 bensì al 66 per cento. Insomma, i contribuenti che pagano le tasse sono torchiati nella misura infernale del 66%, ma – paradossalmente - grazie proprio all'economia sommersa, cioè all'evasione fiscale, la pressione fiscale ufficiale italiana figura inferiore a quella realmente a carico di chi paga le tasse!
Paradossalmente il miglior modo per uscire dalla crisi e rilanciare l'economia è proprio ridurre la pressione fiscale, soprattuto sulle piccole e medie imprese italiane, vero motore traino del tessuto economico ed industriale d'Italia. Opprimere il piccolo imprenditore oberandolo con un carico fiscale insostenibile non è che l'anti camera alla più grande percentuale di lavoratori non occupati dal dopoguerra ad oggi. Nei prossimi 2 anni, con i fatturati crollati ad un terzo di quello ottenuto 5 anni fa ed una richiesta contributiva dei "minimi" che aumenta percentualmente ogni singolo esercizio economico non tenendo conto della spaventosa e drammatica crisi contingente, saranno migliaia le piccole e medie imprese che saranno costrette alla chiusura. Lo spettro della Grecia è alle porte, al contrario di quello che sostiene Mario Monti, anche il fallimento italiano.
Pressione fiscale al 66%! Questa crisi porterà il fallimento dell'Italia!
Search
Questo blog nasce proprio nell'intento di condividere opinioni, idee, esperienze, progetti, filosofie, culture, modelli di sviluppo alternativi e/o complementari che per la prima volta, forse, ci permettano di sentirci un POPOLO unito che ha la consapevolezza, la forza e la capacità di scegliere il proprio futuro per sè e per le generazioni a venire. Un popolo che urla la propria indignazione verso quella classe politica cinica ed autoreferenziale che interpretando la politica come mezzo ad uso esclusivo proprio e dei propri affini a vantaggio personale e clientelare ha spezzato la catena di congiunzione con l'elettorato attivo, non fornendo risposte, non risolvendo problemi. Non resta che rimboccarci le maniche, fare politica attiva, dare il proprio contributo! ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare grande l'italia! Che ognuno di noi possa interpretare nel proprio quotidiano, con il proorio lavoro, le proprie aspirazioni, i propri sogni il CAMBIAMENTO che vorremmo vedere nella nostra bella ITALIA!
La più grande difficoltà sta nell'interpretare la politica come un mezzo al servizio della collettività, della giustizia sociale, uno strumento utile a migliorare la qualità della vita di tutti noi. gli anni trascorsi dal '94 ad oggi hanno segnato le menti, le coscienze ed i cuori, riempendoli di scontri verbali, contrapposizioni ideologiche, dietrologie politiche, lotte di classe. Tutto ciò fa gioco alla oligarchia classista avida di potere che detiene non soltanto il potere politco, ma soprattutto, il potere economico e finaziario di questo paese. In realtà "gli affari" vengono fatti con l'accordo di tutti trasversalmente ad ogni "finta ideologia" politica. La politica degli opposti schieramenti, delle tifoserie selvagge, della contrapposizione liberista-comunista è nella realtà odierna una assurda amenità anacronistica utile soltanto al conservatorismo liberista finto riformista che così continua a tenere sotto scacco le capacità imprenditoriali, i talenti intellettuali, la voglia di "cambiamento" di questo paese. Facciamo che queste eccellenze non rimangano inespresse: lottiamo "insieme" senza inutili contrapposizioni ideologiche. Una cosa ci accomuna tutti: l'amore per il nostro paese. lottiamo insieme per costruire un futuro migliore per tutti!
Powered by Blogger.
Blog Archive
-
▼
2012
(278)
-
▼
ottobre
(29)
- Saldi "a gradi" invariati
- I BUCHI del decreto Anticorruzione della Severino
- Berlusconi, ora basta!
- Ballarò - MAURIZIO CROZZA "Radio Fornero e i fiori...
- BERLUSCONI CONDANNATO: il giusto processo!
- Ministro Grilli bugiardo al 100%
- Silvio scappo per amore!
- Sallusti, chi è causa del suo mal...
- Uno sciopero EUROPEO per chiedere la VERA democrazia
- MONTIN HOOD, ruba ai poveri per DARE ai Ricchi!
- Pressione fiscale al 66%! Questa crisi porterà il ...
- Anti corruzione: ennesimo grande bluff della politica
- Monti, aumento RETROATTIVO dei poveri!
- Berlusconi & Alitalia: fallimenti e patriottismo.....
- Monti & Grilli: il governo delle bugie e della dem...
- Quel socialista di TREMONTI
- Un Nobel per l'Europa, e per il popolo Europeo?
- Tanti decreti, nessuno sviluppo
- Monti, il ladro vien di notte
- Monti giù la maschera! toh! chi si rivede il Caval...
- Esm: il nuovo fondo salva stati
- Crisi: chi l'ha generata e chi ci guadagna?
- Manganelli sui sogni
- Chi di "Monti" ferisce...
- Dopo il fallimento del Capitalismo un Nuovo Modell...
- Regione Lazio: arrestato Fiorito
- Capitalismo & Consumismo:quanto costa davvero un I...
- LA CASTA non MOLLA l'OSSO: no all'abolizione finan...
- Latouche: il capitalismo condanna il mondo al suic...
-
▼
ottobre
(29)
0 Comments Received
Leave A Reply