Terremoto sulle banche e in particolare sul Monte dei Pachi di siena per le operazioni finanziarie che hanno determinato l'acquisizione della Banca Antonveneta. Perquisita la casa del presidente Abi Mussari che al momento però non sarebbe indagato. Due i nomi nel mirino della procura, anche se al momento non si sa di più.
Il blitz della Guardia di Finanza è partito all'apertura degli uffici nella sede centrale del Monte dei Paschi a Siena, a Rocca Salimbeni. Intorno alle 7.20 una cinquantina di finanzieri sono entrati nei locali della banca, della Fondazione, del Comune e della Provincia di Siena e anche in altri istituti di credito. Quindi hanno bloccato i sistemi informatici di Banca Mps e acquisito materiale.
Documenti sono stati acquisiti presso gli avvocati dell'ufficio legale di Mps.
Le accuse sono di aggiotaggio.
Le ipotesi investigative riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi. La Procura della Repubblica di Siena, riferisce una nota, ha disposto una serie di perquisizioni presso le sedi legali della banca Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Monte Paschi Siena, del comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell'acquisizione di Banca Antonveneta dagli spagnoli del Banco Santander, protrattesi sino al 2012.
Verifiche sul prezzo di acquisizione di Antonveneta
Sotto la lente dei magistrati, nel quadro dell'indagine aperta su Mps nell'autunno scorso che ha portato ai clamorosi sviluppi di oggi, c'e' anche il prezzo dell'acquisizione di Antonveneta da parte della banca di Rocca Salimbeni. Banca Antonveneta nel 2007 e' uno degli asset di Abn Amro attribuiti al Banco Santander, che partecipa al consorzio con Royal Bank of Scotland e Fortis nell'Opa sulla banca olandese, che controlla Antonveneta. Nell'operazione la banca viene valutata circa 6,5 miliardi. A sua volta Abn Amro aveva acquistato Antonveneta dopo la dura battaglia con la Banca popolare di Lodi di Fiorani per 7,5 miliardi. Mps, pochi mesi dopo l'operazione che consegna Antonveneta al Santander acquista la banca per 9,3 mld. I magistrati, di fronte alla disparita' di prezzo e ad altri elementi emersi nel corso dell'inchiesta, si chiedono se sia stata adottata la necessaria prudenza, se si sia tenuto conto degli interessi della banca Mps e degli azionisti e se siano state seguite tutte le regole.


Pequisite case Mussari e Parlangeli

Da fonti investigative si apprende che perquisizioni sono state eseguite nella casa del presidente di Fondazione Mps Gabriello Mancini, dell'ex direttore generale Marco Parlangeli e nelle abitazioni private di Antonio Vigni, ex dg di Banca Mps, e dell'attuale provveditore della Fondazione Mps, Claudio Pieri. Perquisiti anche l'abitazione privata e l'ufficio senesi dell'ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari, attuale presidente di Abi, che non risulta tra gli indagati.


Mediobanca informata sui fatti

Mediobanca è stata oggetto di una perquisizione della Gdf come persona giuridica informata dei fatti ''in relazione a operazioni poste in essere dal gruppo Mps, nelle quali Mediobanca ha ricoperto, insieme ad altre primarie istituzioni internazionali, un ruolo tecnico connesso alla sua ordinaria operativita'''. Lo comunicano fonti della banca.
L'indagine della procura riguarda un aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto fresh da un miliardo di euro, fanno sapere dalla banca.La Fondazione Mps rende noto inoltre che la procura sta indagando anche sull'ipotesi di reato di ''manipolazione del mercato circa il valore delle azioni di Banca Mps, che tra l'altro nei primi giorni di gennaio 2012 subirono un anomalo ribasso''. La Fondazione Mps, assicura ''la massima collaborazione'' e ''ribadisce di aver agito nel pieno rispetto delle norme e con la massima trasparenza in tutte le operazioni finanziarie compiute in questi mesi''. La Fmps infine ribadisce ''piena fiducia nell'autorita' giudiziaria''.
Il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo e l'amministratore delegato Fabrizio Viola "seguono da vicino" l'evolversi dell'inchiesta , si apprende da una fonte della banca. Profumo e Viola sono nella sede centrale dell'istituto senese, a Rocca Salimbeni, dove si trova anche il sostituto procuratore della Repubblica di Siena, Antonino Nastasi.

Se ce ne fosse bisogno ancora una vicenda che scuote le coscienze, che fa riflettere. Gli organi di vigilanza che non controllano, interessi particolari tutelati più di quelli collettivi, conflitti d'interesse non evidenziati e perseguiti. E' una vicenda simile a tante altre che evidenzia la fragilità di un tessuto sociale in cui la lobby, il potere, l'arrivismo di pochi son tutelati e valgono di più della onorabilità, onestà e volontà di perseguire il supremo bene collettivo. Speriamo che presto molte coscienze scosse da troppe vicende similari decidano di riprendersi questo paese malandato e di cambiare l'ordine delle cose....sperando non sia evidentemente troppo tardi.