Letta: "Per il governo settimana importante ma non sarà decisiva per il suo futuro"

Enrico Letta che le sorti del suo governo non dipendano dagli appuntamenti della prossima settimana. "Sinceramente no. Non credo che sia una settimana decisiva più di altre che ci saranno", ha detto il premier a 'In Mezz'ora'. Comunque, ha ammesso, "questa è una settimana importante".

Il presidente del Consiglio, ospite di Lucia Annunziata, ha cercato anche di ridimensionare la portata delle tensioni che nelle ultime ore hanno agitato la maggioranza di larghe intese. "Una maggioranza come questa non può essere una maggioranza che non discute perché è una maggioranza molto originale, bisogna farci l'abitudine", ha minimizzato Letta.

A tenere banco è stato soprattutto il confronto sull'Iva. "Non è che io o il mio governo vogliamo aumentare l'Iva", ha ribadito il premier. "L'Iva aumenta perché è già stato deciso, è già nel bilancio dello Stato ed è figlio di decisioni iniziate nella prima metà del 2011", ha ricordato il premier. "Non è stato il mio governo a deciderlo", ha insistito. Ora "dobbiamo trovare le risorse per evitarlo o per spostarlo" questo aumento, ha chiarito, "sono fiducioso che troveremo una soluzione".
 Ma dopo le tante parole concilianti dal presidente del Consiglio arriva anche un avvertimento. "Attenzione perché andare avanti a diktat non conviene a nessuno", dice rispondendo evidentemente all'affondo lanciato ieri dal suo vice Angelino Alfano. 

Il prossimo Cdm. Quanto ai prossimi impegni dell'esecutivo, il premier ha spiegato che "dobbiamo rimettere il lavoro per i giovani al centro". Questo, ha sottolineato, si farà sia con un piano europeo, da approvare al consiglio Ue di fine settimana, sia "con un piano nazionale italiano che approveremo mercoledì al Consiglio dei ministri". "Sarà un piano nazionale con un'attenzione particolare per il Sud, ma che riguarderà tutta l'Italia", ha assicurato. "Sarà una cifra significativa che è frutto del riutilizzo di fondi strutturali europei finiti in un cul de sac e di altre risorse che stiamo trovando", ha spiegato ancora.

Letta ha chiarito quindi che sarà "un piano nazionale che mi consentirà di andare al Consiglio europeo e dire agli altri leader che non chiediamo soldi a loro, ma facciamo un piano nazionale italiano". Il secondo capitolo della partita sull'occupazione sarà invece un "piano europeo che consenta ai giovani che escono da scuola di avere subito un rapporto con il mondo del lavoro, un Erasmus per il lavoro", ha aggiunto.

Letta nell'intervista affronta infine la grana Idem, il ministro delle Pari opportunità e dello Sport finita al centro delle polemiche per presunte irregolarità nel pagamento dell'Imu. "Domani pomeriggio incontrerò la ministra, parleremo e poi insieme decideremo che fare". "Confesso che non ho visto tutte le carte e che voglio vederle tutte. Dobbiamo essere garantisti e garantire opportunità e rispetto delle regole" come "elemento chiave del nostro governo. Nessun doppio standard", precisa il presidente del Consiglio.

Alle parole di Letta sull'Iva ha voluto rispondere immediatamente Renato Brunetta. "Nessuna forzatura da parte di nessuno, se non la richiesta che gli impegni di governo vengano matenuti e questa è una richiesta che noi rivolgiamo certamente al presidente Letta ma anche a tutti ministri, in primis al ministro dell'Economie e delle finanze, il tecnico Saccomanni", afferma il presidente dei deputati del Pdl. "I conti li conosce il ministero dell'Economia, non ci sto al gioco che io faccio una proposta - prosegue - e poi Saccomanni dice 'bocciata'. Semmai il contrario: è Saccomanni a fare delle proposte e il Parlamento che è sovrano a dire di sì o di no".