SILVIO BERLUSCONI CONDANNATO Cassazione conferma i 4 anni di carcere  Terzo grado, segui la diretta del Fatto Tv
Diventa definitiva la pena per il leader del Pdl, ma la Cassazione rinvia in Corte d'appello a Milano la rideterminazione della pena accessoria. Il pg aveva chiesto la conferma della pena principale - 4 anni di reclusione - e una riduzione della pena accessoria da 5 anni a 3 anni. La difesa, sostenuta dagli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi, avevano chiesto l'annullamento del verdetto sostenendo l'assenza della prova nei confronti del Cavaliere
Silvio Berlusconi è condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione nel processo diritti Mediaset. Annullata la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, che dovrà essere rideterminata dalla Corte d’appello di Milano. Lo hanno deciso i giudici della sezione Feriale dellaCassazione dopo sette ore di camera di consiglio. E’ la prima volta che Silvio Berlusconi subisce una condanna definitiva e irrevocabile. Dei quattro anni, tre sono coperti da indulto e l’ex premier – che comunque non andrà in carcere perché ultrasettantenne – potrà chiedere l’affidamento ai servizi sociali. Ma l’annullamento con rinvio dei cinque anni di interdizione dai pubblici uffici – come da richiesta del procuratore generale – disinnesca un problema politico per il Cavaliere, perché per avviare un’eventuale procedura di decadenza da senatore sarà necessario attendere il nuovo verdetto d’appello. 

Il pg della Cassazione Antonello Mura aveva chiesto la conferma della pena principale – 4 anni di reclusione – e una riduzione della pena accessoria da 5 anni a 3 anni. Secondo la pubblica accusa l’ex premier è stato ”l’ideatore del meccanismo delle frodi fiscali” e “perdurante il controllo di Berlusconi su Mediaset”. La difesa, sostenuta dagli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi,avevano chiesto l’annullamento del verdetto sostenendo l’assenza della prova nei confronti del Cavaliere. “Al massimo possiamo dire che questa è una gigantesca evasione fiscale ma qui non c’è in alcun modo un profilo penale” aveva detto il professore.

I legali dell’ex premier non hanno ascoltato dal vivo la lettura della sentenza. Ghedini e Coppi sono Palazzo Grazioli con Berlusconi e hanno seguito il verdetto in diretta tv. Con il Cavaliere, nel palazzo blindato, i figli Marina e Pier Silvio, Gianni Letta e Angelino Alfano. Fuori Palazzo Grazioli ressa di giornalisti e telecamere. Le strade limitrofe, infatti, per motivi di sicurezza sono state chiuse.

La storia del nostro sciagurato Paese ed del suo prode Cavaliere si chiude qui, in una afosa giornata di Luglio davanti ad una scalinata ed un tribunale
E' ora per questo Paese di voltare pagina, di chiudere questo ventennio segnato da  clientelismi, postriboli istituzionali e colossali frodi fiscali di Stato. E' ora di lasciare questo pregiudicato a fare i conti con i propri guai giudiziari e la propria coscienza. E' ora di dismettere le canotte colorate azzurre o rosse, pro o contro berlusconi e di iniziare a crescere come Paese e come Popolo. Cresci Italia!