ROSSELLA LIBERA. L’Italia, e non solo, non si dimentica di Rossella Urru e stanno sorgendo nuove iniziative per mantenere alta l’attenzione sulla giovane cooperante rapita in Algeria lo scorso 22 ottobre. Da allora le notizie arrivate sulla sua prigionia, sono state davvero poche, ma la speranza di poterla presto vedere libera non si spegne, anzi si accompagna ad una voce sempre più alta che grida “Rossella libera”.
Geppe Cucciari aveva fatto un appello per la liberazione di Rossella dal palco di Sanremo, ora arriva anche l’appello di Fiorello con un video postato tu twitter. Eccolo:
Inoltre, nei prossimi giorni altre iniziative affinchè non si fermi il coro di chi vuole Rossella libera:
29 febbraio il Blogging Day. Il 29 febbraio i blogger parleranno di un unico argomento, e cioè la richiesta di liberazione di Rossella Urru, allo scopo di sensibilizzare quante più persone possibile. Chi non ha un blog può comunque dedicare a Rossella un post su Facebook o su Twitter.
8 marzo. Il sito Progetti educativi invita tutti i comuni italiani ad esporre nelle facciate dei municipi, nel giorno della festa della donna, uno striscione con la frase: “liberate Rossella”, “free Rossella Urru”. La proposta di dedicare la festa della donna a Rossella e quindi alla richiesta della sua liberazione, sta prendendo piede in tutto il mondo del web e non solo.
La redazione web del Tg3 invita tutti a segnalare le iniziative al proprio sito web.
Questo sono solo esempi di tante iniziative che sono fiorite e stanno fiorendo ovunque, sia ad opera dei giornali, della televisione e del mondo di internet. E’ proprio sulla rete che l’attenzione verso la prigionia di Rossella non si è mai spenta. L’invito, a tutti, frequentatori di internet o no, è quello di non dimenticarla e di trovare il modo di rendere visibile il proprio desiderio di vederla libera. A volte è sufficiente anche solo parlarne con gli amici o in famiglia, per tenere accesa l’attenzione e quindi l’interesse di tutti verso la giovane ragazza sarda rapita da oltre 4 mesi.
Infine dalla Tanzania, l’organizzazione Tulime Onlus ha realizzato un banner in lingua swahili per chiedere la liberazione di Rossella Urru.