Le entrate tributarie dei primi 4 mesi del 2012 sono inferiori di 3.477 milioni di euro rispetto alle previsioni annuali contenute nel Def, il Documento di Economia e Finanza. La differenza è del 2,9%.È quanto rileva il Rapporto sulle entrate tributarie della Ragioneria e del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. E intanto arriva anche il Rapporto 2012 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica. L'aumento della pressione fiscale provoca «impulsi recessivi» sull'economia reale allontanando gli obiettivi di gettito e provocando un «rischio di avvitamento». È quanto afferma il presidente di coordinamento delle sezioni riunite della Corte dei Conti Luigi Mazzillo, secondo cui «va disinnescato il circolo vizioso».

Intanto il premier Mario Monti annuncia un inasprimento della lotta all'evasione: «Siamo stati criticati per essere stati troppo duri, saremo ancora più duri in futuro». Monti, in un'intervista a "Famiglia Cristiana", ha parlato dell'Italia come di «un Paese disastrato» che deve essere «rimesso in sicurezza». Non c'è spazio invece per alleggerire le tasse. Almeno in questo momento. Il «Fattore Famiglia», per esempio, che potrebbe alleggerire il peso fiscale sui nuclei più numerosi, «è incompatibile», costa troppo, avverte ancora il premier e ministro dell'Economia. E anche lo stop all'aumento dell'Iva, previsto per l'autunno, sembra allontanarsi. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, parla infatti di «difficoltà maggiore rispetto a quella ipotizzata» dopo il sisma che ha colpito l'Emilia.

Le previsioni delle entrate tributarie sono calcolate sulla base di quelle annuali contenute nel Documento di Economia e Finanza presentato il 18 aprile 2012. «Il confronto tra il gettito registrato e le previsioni nel periodo gennaio-aprile 2012 evidenzia un differenziale - si legge nel rapporto Rgs-Finanze - di -3.477 milioni di euro (pari a -2,9%). A tale scostamento contribuiscono le entrate del bilancio dello Stato per -3.140 milioni di euro (-2,7%) ed in particolare il gettito Iva che riflette fattori di natura congiunturale. In flessione anche i ruoli per -93 milioni di euro (-4,5%), le poste correttive per -160 milioni di euro (-2,2%) e le entrate tributarie degli enti territoriali per -84 milioni di euro (-1,2%)».
Complessivamente, benché sotto le attese, nei primi 4 mesi del 2012 le entrate tributarie ammontano a 117.030 milioni, +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. Per un confronto omogeneo, il Ministero dell'Econima evidenzia che al netto dell'imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare di aprile 2011, si registra una crescita del 2,5%.

 «Anche se in diminuzione, l'evasione fiscale resta una piaga pesante per il sistema tributario e per l'economia del nostro Paese, per il quale siamo ai primissimi posti nella graduatoria internazionale», rileva la magistratura contabile. Nel rapporto vengono citate stime dell'Agenzia delle entrate secondo i quali nel 2007-2009 l'evasione Iva (29,3%) e Irap (19,4%) ha causato un vuoto di gettito di oltre 46 miliardi l'anno.

 Puntare sulla lotta all'evasione, elusione ed erosione fiscale per il riequilibrio del sistema di prelievo. È la sollecitazione che giunge dal Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. «Sostanzialmente esauriti i margini finora offerti dalle entrate volontarie, a cominciare da quelle per giochi, e dall'efficientamento dell'attività di riscossione, si rafforzano, pertanto, le ragioni -argomenta Giampaolino nel Rapporto 2012 sul coordinamento della finanza publica - per puntare sulla soluzione dell'ampliamento della base imponibile, assegnando alla lotta all'evasione ed all'elusione e al ridimensionamento dell'erosione il compito di assicurare margini consistenti per un riequilibrio del sistema di prelievi al fine poter almeno in parte conciliare rigore, equità e crescita».

 Nel 2011 «il gettito fiscale è rimasto al di sotto delle previsioni, penalizzato dalla mancata ripresa dell'economia», ha aggiunto Giampaolino, aggiungendo che si tratta di «un fenomeno non occasionale destinato a protrarsi per alcuni anni».

Occorre «realizzare un abbattimento significativo del debito, attraverso la dismissione di quote importanti del patrimonio mobiliare ed immobiliare in mano pubblica», ha continuato Giampaolino, nel rapporto sul coordinamento della finanza pubblica.

Nella sanità persistono «frequenti episodi di corruzione a danno della collettività che continuano ad essere denunciati», ha poi aggiunto Mazzillo.

Ceto è che non servivano i tecnici e i professori per prevedere che un inasprimento di una pressione fiscale già insostenibile, aggiunta ad una crisi economica pesante e persistente avrebbe prodotto un minore gettito fiscale causato dai numerosi fallimenti e chiusure della piccola e media impresa. Logico che se la base dei contribuenti fiscali viene meno in maniera direttamente proporzionale diminuisce il gettito fiscale prodotto. Ovvio per noi, piccole menti. Meno ovvio per i grandi professori, evidentemente...
Sembra del tutto evidente che il governo tecnico non ha prodotto quanto auspicato: meglio che Monti si faccia da parte, prima che il tessuto industriale italiano imploda sotto i colpi delle "tasse" inferti dall'integerrimo "professorone"...