ROMA - L'ex capo gruppo del Pdl della regione Lazio è stato trasferito in carcere con l'accusa di peculato, per aver usato per fini personali i fondi del partito. Lo scandalo ha portato alle dimissioni del presidente Renata Polverini. In corso perquisizioni della Gdf
Arrestato stamattina l'ex capogruppo del Pdl della regione Lazio Franco Fiorito. Per lui l'accusa è di peculato per aver usato per fini personali i fondi del partito. Lo scandalo ha portato alle dimissioni del presidente Renata Polverini. 

Nell'ordinanza, emessa dal gip su richiesta del procuratore aggiunto Alberto Caperna e del pm Alberto Pioletti, si evidenzia il pericolo di fuga e l'inquinamento probatorio. Sono in corso perquisizioni nelle sue abitazioni. 

L'ex capogruppo è stato già portato in carcere, mentre i militari delle Fiamme Gialle stanno anche eseguendo una decina di perquisizioni anche nell'abitazione romana del politico. "Stiamo valutando le motivazioni addotte dai magistrati", ha commentato l'avvocato Enrico Pavia, uno dei legali di Fiorito.

Ieri la procura di Viterbo aveva iscritto Fiorito nel registro degli indagati per il reato di calunnia e falso e i componenti del coordinamento regionale del Pdl del Lazio nell'ambito dell'inchiesta sulle fatture gonfiate o false. L'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe personalmente o tramite terzi falsificato le fatture relative alle spese sostenute dall'ex capogruppo Pdl alla Regione Francesco Battistoni.