Francesco Belsito (Imagoeconomica)
Francesco Belsito, l'ex tesoriere della Lega Nord e componente del cda di Fincantieri, è stato arrestato a Genova dalla Guardia di Finanza di Milano. Gli sono contestate l'associazione per delinquere e la truffa aggravata nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano - diretta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai sostituti Paolo Filippini e Roberto Pellicano - sull'utilizzo dei fondi nazionali della Lega Nord. L'ex tesoriere della Lega Nord è stato arrestato nella sua casa genovese alle 6 di mercoledì mattina ed è stato immediatamente trasferito nel carcere di San Vittore. L'abitazione è stata perquisita dai militari. «Da quanto si può sapere al momento, l'arresto non è relativo alla questione delle spese del partito, ma riguarda società e movimentazioni di denaro». Così il legale di Francesco Belsito, avvocato Alessandro Vaccaro. «Siamo meravigliati, comunque, che l'arresto arrivi ora, ad un anno dall'interrogatorio» ha concluso il legale.

ALTRI INDAGATI - L'ordine di custodia cautelare del gip riguarda anche tre persone, tra cui l’imprenditore veneto Stefano Bonet, l'uomo che si occupò degli investimenti del Carroccio in Tanzania. Gli altri due indagati sono ricercati. Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere, truffa aggravata, riciclaggio e appropriazione indebita.
L'ALTRA INCHIESTA - Belsito era già indagato per appropriazione indebita e truffa aggravata nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini. Inchiesta che un anno fa, con le prime perquisizioni e le prime informazioni di garanzia, aveva travolto la Lega, portando anche alle dimissioni da segretario del Senatur, Umberto Bossi. L'ex leader della Lega, infatti, è indagato da mesi per truffa ai danni dello Stato, mentre i suoi due figli, Renzo e Riccardo, sono accusati di appropriazione indebita.
LA SVOLTA - L'inchiesta era prossima alla chiusura, quando è arrivata la svolta: gli arresti anche per l'ipotesi di associazione per delinquere. Nell'ambito delle indagini i pm, stando a quanto era emerso nelle scorse settimane, avevano quantificato in circa 19 milioni di euro le spese sospette con fondi pubblici ottenuti dalla Lega, quando a guidare la tesoreria c'era Belsito.
SALVINI - «Hanno arrestato Belsito? Per fortuna è soltanto una pagina, una brutta pagina, di un passato che non ritornerà», è il commento su Facebook di Matteo Salvini, segretario leghista in Lombardia. Salvini scrive anche che nel frattempo, da allora, «la Lega ha cambiato, ha ripulito, è ripartita e sta lavorando bene». Poi, ha concluso, «chi ha sbagliato ha pagato o pagherà, la Lega lavora per il futuro. Anzi, alla faccia dei gufi, la Lega è il futuro».