È LA STAMPA a riferire dello scherzo al senatore “saggio” Valerio Onida: “Una finta Margherita Hack telefona a Valerio Onida e scatena l’ennesima tempesta politica in un bicchiere d’acqua. Onida è il presidente emerito della Corte Costituzionale e uno dei saggi, anzi il coordinatore dei saggi nominati dal capo dello Stato per trovare punti d’intesa su economia e riforme. Margherita Hack al telefono non è la famosa astrofisica amata dalla sinistra radical antiberlusconiana ma uno degli autori del programma radiofonico (Radio 24) la Zanzara. Ma Onida abbocca. ‘I saggi? Inutili, servono a coprire questo periodo di stallo. Andremo a votare presto. Berlusconi vuole solo protezione, è anziano e speriamo decida di godersi la vecchiaia lasciando in pace gli italiani’. Insomma coprire il periodo di stallo dovuto al fatto che dal Parlamento non è venuta fuori una soluzione per il governo mentre l’elezione del nuovo Presidente è tra quindici giorni. Il Parlamento è bloccato, Grillo non ne vuol sapere, il Pdl vuole solo garantirsi di essere in campo. ‘Berlusconi naturalmente spera sempre di avere qualche vantaggio o protezione’. Apriti cielo! Appena le parole di Onida sono cominciate a rimbalzare nelle agenzie ai piani alti del Quirinale hanno fatto un salto sulla sedia.
Berlusconi ha subito chiesto spiegazioni al segretario del Pdl Alfano ed entrambi si sono messi subito in contatto con Gaetano Quagliariello che rappresenta il Popolo della libertà nella commissione dei saggi. Commissione che proprio in quel momento era riunita al Colle. È stato Quagliariello a interromperla. Ha chiesto spiegazioni all’ingenuo Onida, dicendo che è stato offeso Berlusconi ma soprattutto è stato messo in grave imbarazzo il presidente della Repubblica. E questo richiede non solo una spiegazione, ma delle scuse formali e pubbliche sia al Cavaliere sia al capo dello Stato. Se queste scuse non fossero arrivare, lui sarebbe andato via. Onida a quel punto ha sentito Napolitano, mettendo a disposizione il suo incarico. Il presidente della Repubblica gli ha risposto che in questo momento ognuno deve rimane al suo posto, non è il momento di prendere decisioni affrettate. Di fronte alle provocazioni, ‘si risponde con la responsabilità’. Onida si è quindi scusato pubblicamente, ha detto di essere stato raggirato, che il lavoro dei saggi non è per nulla inutile e via così per chiudere l’incidente. Oggi Quagliariello incontrerà Napolitano, ma il caso sembra già chiuso. Al telefono Berlusconi ha mantenuto la calma, non gli ha chiesto di dimettersi. Anzi ha suggerito a Quagliariello di essere prudente per non contrariare l’inquilino del Quirinale. ‘Con tutto quello che mi hanno detto, sorrido delle parole di Onida. Semmai sono più pesanti per Napolitano’. (…)”