“Il Pd deve decidere: o Berlusconi è il capo degli impresentabili, e allora chiediamo di andare a votare subito; oppure Berlusconi è un interlocutore perché ha preso dieci milioni di voti. Non è possibile che il noto giurista Migliavacca un giorno proponga ai grillini di votare insieme la richiesta di arresto per Berlusconi, che tra l’altro non è neanche arrivata, e il giorno dopo offra al Pdl la presidenza della convenzione per riscrivere la Carta costituzionale”. E’ il nuovo affondo al Pd del sindaco di Firenze Matteo Renzi che, in una intervista al ’Corriere della Sera’, attacca: “In un momento si vagheggia Berlusconi in manette, in un altro ci si incontra di nascosto con Verdini. Non si può stare così, in mezzo al guado. Io ho tutto l’interesse a votare subito. Ma l’importante è decidersi”. Nella convinzione che “io non voglio Berlusconi in galera, voglio Berlusconi in pensione”.
“Andare al governo con Gasparri fa spavento, lo so. Non a caso io sono pronto a votare subito - spiega Renzi -. Ma se il Pd ha paura delle urne deve dialogare con chi ha i numeri. Il Pd avanzi la sua proposta, senza farsi umiliare andando in streaming a elemosinare mezzi consensi a persone come la capogruppo dei 5 Stelle, che hanno dimostrato arroganza e tracotanza nei nostri confronti”. C’è stata la diretta streaming dell’incontro... “Mi veniva da dire: ’Pierluigi, sei il leader del Pd, non farti umiliare così!’. Ho pensato - conclude Renzi - a cosa doveva provare una volontaria che va a fare i tortellini alla festa dell’Unità: credo ci sia rimasta male nel vedere il suo leader trattato così, alla ricerca di un accordicchio politico”. 
“Non si deve partire dagli equilibri tattici, ma dalle persone. Si trovi una candidatura forte; poi chi ci sta ci sta. Allo stesso modo, per il governo si deve partire dalle cose da fare”. Lo afferma il sindaco di Firenze Matteo Renzi rispondendo, in una lunga intervista al ’Corriere della Sera’, a una domanda sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Renzi critica poi anche l’iniziativa di Napolitano ce ha convocato dieci ’saggi’ per trovare soluzioni allo stallo politico. “Cosa ci possono dire di nuovo Violante e Quagliariello? Non sono certo la soluzione, al più possono essere concausa della crisi - osserva Renzi -. Lo dico con grande rispetto per il presidente Napolitano: dare la colpa a lui per l’impasse è come dare la colpa al vigile se in città c’è traffico”.

La provocazione di Renzi mi indispettisce e non poco. Avrebbe fatto meglio a sostenere il proprio leader in campagna elettorale spendendosi per vincere le elezioni garantendo un governo Bersani stabile e duraturo invece di mercificare la propria visibilità mediatica (oggi la notizia della presa di posizione di Renzi è stata l'apertura del Tg5, ndr) proponendosi scelleratamente come la più oscena delle meretrici. Sappiamo tutti perché Berlusconi è disponibile a "trattare" con i "comunisti" tanto demonizzati in campagna elettorale: il suo unico obiettivo, è un salvacondotto giudiziario, una immunità che lo tuteli da condanne definitive imminenti che sancirebbero la sua ineleggibilità. Questo obiettivo è perseguibile soltanto raggiungendo il Quirinale. A costo di restare come in Belgio, 2 anni senza governo, caro Renzi non possiamo essere i burattini di "Mangia Fuoco" Berlusconi. La dignità politica e l'onestà intellettuale hanno un prezzo ben più alto. L'arrivismo esasperato e la visibilità procacciata a tutti i costi sono stati il male della politica italiana da sempre. E' ora di prendersi ognuno le proprie responsabilità, fare i conti con sé stessi e con la propria storia e fornire una chiave di lettura all'elettorato che sia trasparente ed univoca.