Fate attenzione ai tempi. Giovedì 6 dicembre il M5S, dopo le votazioni on line, riesce a predisporre le liste per il Parlamento in tutta Italia e può iniziare il processo di raccolta delle firme nelle diverse circoscrizioni. Nella stessa settimana la Commissione Affari Costituzionali alza bandiera bianca per modificare la legge elettorale attuale e ridurre il peso del M5S, o addirittura eliminarlo con regole ad hoc (come l'esistenza obbligatoria di uno Statuto a immagine e somiglianza di quello dei partiti). Esiste ancora un modo però per bloccare il M5S: il tempo. Va quindi in onda la manfrina del pdl contro la politica del governo appoggiata a 90 gradi per più di un anno, dall'IMU, all'aumento dell'IVA, all'aumento delle tasse. Rigor Mortis, offeso, si dimette da solo, senza essere sfiduciato dalle Camere, in modo assolutamente irrituale (forse anche incostituzionale). Invece di andare in Parlamento va da Napolitano. La data delle elezioni deve essere quindi fissata il più presto possibile per evitare l'innalzamento dello spread (?!). Al voto, al voto! All'inizio si anticipa a marzo, poi, perso ogni senso del pudore, a febbraio. Per la prima volta l'Italia va a votare anticipatamente senza che il governo in carica sia stato sfiduciato dal Parlamento e ci va sotto la neve, come per centomila gavette di ghiaccio, come se fossimo in guerra. Il tempo per raccogliere le firme diventa così per il M5S quasi impossibile. Pochissime settimane per decine di migliaia di firme. Per i partiti il problema non si pone. Loro, in quanto già in Parlamento, non devono autenticarne neppure una di firma e le liste dei candidati le faranno come sempre a tavolino, in un paio d'ore, tra un marsala e un caffè. Alla faccia della democrazia. Io non mi arrendo, ma ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per organizzare nei due prossimi fine settimana dei "Firma day" in tutta Italia. Abbiamo il dovere di provarci. Se poi non ci riusciremo e resteremo fuori dal Parlamento, la responsabilità sarà dei partiti, del Governo, delle Istituzioni. Dovranno assumersi ogni responsabilità di aver impedito con un colpo di mano la partecipazione del M5S e aver fatto eleggere un Parlamento totalmente delegittimato con un'astensione superiore al 60%. Ci vediamo in Parlamento, o dentro o fuori. Sarà un piacere.

«Il ministro Cancellieri ha detto ‘se c’è lo scioglimento anticipato delle urne (elezioni al 17 febbraio 2013, ndr) c’è una norma che dice che le firme da presentare sono dimezzate‘. Il che è vero però solo se lo scioglimento delle Camere avviene entro il 29 dicembre 2012, ossia 120 giorni prima della loro naturale scadenza fissata per il 29 aprile 2013, così come prevede l’art. 6 del famoso ‘Porcellum’. In caso contrario le firme vanno raccolte tutte». Beppe Grillo, con un post sul suo blog, torna sulla questione delle firme necessarie da raccogliere per presentare le liste delle formazioni che non sono gia’ in Parlamento per le politiche.

In una decina di giorni quindi, «prima dello scioglimento, Natale e Santo Stefano compresi, il Parlamento dovrebbe riuscire a discutere e far approvare sia il Ddl stabilità, il decreto sullo sviluppo, ‘risolvere’ la questione Ilva nonché attuare la norma sul pareggio di Bilancio ed esprimere un parere sull’inutile Ddl corruzione», prosegue Grillo.

La Cancellieri «è pero’ sicura del fatto suo, le firme saranno dimezzate. Quindi deve sapere da fonti bene informate che la legislatura finira’ entro il 29 dicembre. E se finisse dopo (ci faccio una cena)? Le firme mancanti ce le mette lei? Fidarsi e’ bene, ma non fidarsi e’ meglio. Nei prossimi due fine settimana con i ‘Firma day’ dobbiamo riuscire a raccogliere tutte le firme. Io saro’ presente di persona nelle regioni piu’ a rischio per aiutare la raccolta. Una domanda: perché anticipare le elezioni sotto la neve a febbraio per la prima volta nella storia della Repubblica? Forse per tenere fuori dal Parlamento il M5S?».

Per quanto concerne le epurazioni dei dissidenti non sono affatto d'accordo con chi sostiene che siano decisioni dittatoriali: trovo giusto che chi non segua gli stessi ideali, non ha le stesse aspirazioni e, perché no, non segue le stesse regole trovi vie alternative per dare il proprio contributo al benessere comune. Se mi iscrivo ad un movimento, un partito (ma anche al circolo bocciofilo), prendo atto dello statuto, delle regole interne e, se le condivido proseguo il mio iter di associato, altrimenti vado altrove. Anzi trovo disdicevole che gli interessati, Favia e Salsi non si dimettano dalle poltrone di consiglieri visto che non condividono la visione di indirizzo politico del movimento. Tutti i commenti dei media su Grillo ed il suo presunto potere accentrato sono illazioni effimere ed anche puerili che servono solo a screditare un movimento che adesso davvero fa paura al potere precostituito dei partiti servi del sistemo economico e bancario.