Con 380 voti favorevoli, la Camera dei deputati ha approvato il ddl Stabilità, che ora a tutti gli effetti è diventato l’ultima legge del governo Berlusconi. Ora il premier riunirà il consiglio dei ministri, poi salirà al Colle per consegnare la sua lettera di dimissioni nelle mani del capo dello Stato. In quel momento, il quarto esecutivo Berlusconi diventerà un ricordo e si aprirà la fase di avvicinamento al governo di Mario Monti. Giorgio Napolitano domattina darà il via alle consultazioni ed entro la sera dovrebbe assegnare all’ex commissario dell’Ue il compito di formare il nuovo esecutivo. Che sarà tecnico e non istituzionale o politico. Lo dicono le indiscrezioni sui nomi che circolano nel totoministri: Guido Tabellini (professore di economia presso l’università Bocconi al dicastero di via xx settembre), Carlo Secchi al ministero dello Sviluppo, Lorenzo Ornaghi (il rettore della Cattolica) all’Istruzione, Lanfranco Senn alle Infrastrutture, Cesare Mirabelli alla Giustizia, Giuliano Amato agli Esteri, Enzo Moavero sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Solo tecnici, quindi: nessun politico, d’accordo con il presidente della Repubblica.


A prescindere dai nomi dei futuri ministri, Mario Monti ha presentato la lista della ‘sua’ squadra al suo predecessore, durante la colazione di lavoro che hanno avuto oggi a Palazzo Chigi, dove – lo dicono fonti della maggioranza – il premier avrebbe dato il via libera al professor Monti ad una sola condizione: che nel nuovo esecutivo ci sia spazio per il suo fedelissimo Gianni Letta. Gli stessi nomi, poi, Berlusconi li sottoporrà all’ufficio di presidenza del Pdl, che si riunirà subito dopo il ritorno del Cavaliere dal Colle. Il Popolo della Libertà, da par sua, non ha ancora deciso il da farsi. Nonostante gli inviti di Berlusconi a sostenere il governo tecnico, la Lega rimane intransigente: “Staremo all’opposizione, noi non cambiamo idea” hanno detto Maroni e Bossi; all’interno dei berlusconiani, invece, ci sono varie anime: gli ex An accetterebbero la fiducia a Monti, a patto che si vada al voto in tempi rapidi; gli scajoliani, invece, sarebbero per un governo tecnico nel più breve tempo possibile. Una posizione comune, a quanto pare, dovrebbe uscire proprio dall’ufficio di presidenza del partito.

All’interno delle opposizioni, invece, tutto come previsto: Pd e Terzo Polo sono per la fiducia incondizionata al governo Monti, mentre l’Italia dei Valori ha annunciato che voterà a favore dell’esecutivo presieduto dall’ex commissario Ue non al buio e solo se è composto da tecnici e non da politici, specie se provenienti dal Pdl. Linea, ad ora, che sembra coincidere con le volontà dello stesso Monti.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

18.52 – Forza Nuova a Piazza Colonna contesta Monti. Sale la tensione a Piazza Colonna. Un gruppo di ragazzi di Forza Nuova si è inserito tra la folla di cittadini che davanti alla sede del Governo aspetta notizie sulle dimissioni del presidente Berlusconi. “Monti bastardo, l’Italia non si vende” hanno scandito i manifestanti di destra subito ammutoliti dai fischi degli altri manifestanti. Alcuni hanno anche intonato “Bella ciao”. Per il momento comunque non si registrano scontri. I contestatori scandiscono anche a gran voce: “Noi che siamo italiani abbiamo un sogno nel cuore: Berlusca a San Vittore”.

18.50 – Terminato ultimo consiglio dei ministri dell’era Berlusconi a Palazzo Chigi. E’ terminato alle 18.45 il Cdm presieduto da Silvio Berlusconi a palazzo Chigi.

18.47 – Tensione tra Forza Nuova e manifestanti davanti a palazzo Chigi. Momenti di tensione in via del Corso, a pochi metri dall’ingresso principale di palazzo Chigi dove si sta svolgendo il Cdm presieduto da Silvio Berlusconi. Alcuni militanti di Forza nuova sventolando bandiere si sono inseriti nel gruppo di persone che stanno manifestando da ore in piazza Colonna per protestare contro l’esecutivo Berlusconi. Subito parte un ‘duello verbale’ sotto gli occhi delle forze di polizia che presiedono tutta l’area. Nel frattempo, mentre è in corso a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri, l’ultima presieduta dal premier Silvio Berlusconi che in serata rassegnerà le sue dimissioni al capo dello Stato, la folla assiepata fuori Piazza Colonna, interamente off-limits se non per giornalisti e cameramen, grida ‘Berlusconi, vai a casa, fuori la mafia dallo Stato’. Qualche attimo di tensione si registra quando arrivano militanti di Forza Nuova con alcune bandiere, la maggior parte delle persone gli urla ‘Scemi, scemi’, iniziando a cantare ‘Bella ciao’.

18.35 – Linee bus deviate in Via del Corso a Roma. L’Agenzia per la Mobilità di Roma informa che, a causa di un elevato numero di persone presenti in largo Chigi davanti al palazzo del Governo, via del Corso è stata chiusa.

18.29 – Hallelujah in piazza per le dimissioni di Berlusconi. ”E’ arrivato il momento di cantare esuonare l’Hallelujah! Anche se le dimissioni non sono state ancora ufficializzate abbiamo deciso, per una volta, di dare fiducia al premier e di presenziare quindi alle dimissioni preannunciate”. Così in un comunicato diffuso anche su Internet, il gruppo ‘Resistenza musicale permanente’. Gli organizzatori hanno dato appuntamento di fronte al Quirinale “vestiti di nero, se possibile”. “Vi ricordiamo – scrivono gli organizzatori – che tutti gli strumenti sono possibili. Tutti quelli che lo desiderano possono venire a sostenere, anche se non sono cantanti o strumentisti”.

18.10 – Iniziato Consiglio dei ministri. 

18.03 – Bossi: “Faremo opposizione a governo Monti”. “Andremo all’opposizione. Come si faa sostenere un governo che farà portare via tutto, che privatizzerà le municipalizzate”. Lo afferma il leader della lega Nord, Umberto Bossi, lasciando Montecitorio. “Come si fa a sostenere un governo – prosegue – che farà portare via tutto e privatizzare le municipalizzate?”. ”Rompere con Berlusconi? Vedremo” ha detto il leader della Lega nord.

18.01 – Bersani con Di Pietro e capigruppo riunito alla Camera. I leader di Pd e Idv, Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro, si sono riuniti, subito dopo il voto alla legge di stabilità, in una saletta della Camera dei Deputati. Con loro si stanno incontrando anche il capogruppo Pd, Dario Franceschini e quelli Idv di Camera e Senato, Massimo Donadi e Felice Belisario.

17.57 – Folla a Piazza Colonna urla: “Dimissioni”. E’ aumentato il numero dei cittadini e dei curiosi che si assiepano davanti alle transenne poste ai margini di Piazza Colonna, completamente chiusa al passaggio pedonale. La folla innalza cartelli contro il governo Berlusconi e, ripetutamente, si levano cori che gridano alla volta di Palazzo Chigi: “Dimissioni, dimissioni”. Ma anche: “Vergogna, vergogna”. Intanto i ministri lasciano alla spicciolata la Camera, dove e’ appena stato approvato il Ddl Stabilita’, e si recano a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri.