"Da ormai cinque anni sto dando la mia vita per il Movimento 5 Stelle, contribuendo alla sua nascita. Ora ci sono dei problemi, li chiariremo tutti insieme". Così il consigliere regionale emiliano del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia, precisa le proprie parole in un'intervista a Piazza Pulita su La7, contro la mancanza di democrazia nel M5S. L'intervista, che risale a maggio, registra frasi molto dure pronunciate 'off the record' da Favia al giornalista, a telecamera spenta, ma a microfoni accesi. Dopo la messa in onda, il consigliere regionale, che è uno degli esponenti più noti del M5S, spiega le sue ragioni su Facebook. "Il Movimento - scrive - è un grande sogno, non è Favia, non è Casaleggio. L'ultima occasione per questo paese, per riscattarsi. Mesi fa incontrai un giornalista, mi intervistò in merito alla democrazia interna nel livello nazionale. Tavolazzi (esponente espulso dal movimento, ndr) era stato un grande compagno di battaglie, come me, sin dagli inizi. Lo vidi piangere, dopo l'inibizione al logo. Ero arrabbiatissimo. In pubblico non ho mai voluto manifestare il mio disagio per non danneggiare la nostra battaglia". Il fuori onda "Casaleggio prende per il culo tutti perchè da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che c'è una mente freddissima molto acculturata e molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende". Così a Piazza Pulita di La 7 il consigliere regionale grillino dell'Emilia Romagna Giovanni Favia. Il quale ha insistito in trasmissione: "E' Casaleggio la vera mente del movimento? Il problema è in su - spiega e dice Favia -. Quindi o si levano dai coglioni oppure il movimento gli esploderà in mano. Ma loro stavano già andando in crisi con questo aumento di voti. Come si sono salvati? Con il divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l'applauso ma mi e' anche costato dire quello che non pensavo". Quindi Favia, dopo aver ribadito che in Cin que Stelle "la democrazia non esiste", aggiunge:"Lui (Beppe Grillo, ndr) espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio". Giovanni Favia ha spiegato infine come sulle linee guida e anche sulle iniziative pubbliche che prende il movimento per fare un referendum o non farlo "ha sempre deciso Casaleggio da solo" e non Grillo. Casaleggio, continua, "ha sempre fatto così. Se lui non facesse il padre padrone, io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si puoò addirittura più parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento". "Casaleggio controlla dall'alto tutta questa roba? Sì,tutta. Lui quando qualcosa non va telefona o fa telefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe davvero un faro, potrebbe esserlo anche a livello mondiale se entrambi superassero quella complicità di sistema padronale che hanno. Sarebbe una bomba incredibile". Quanto al voto on line Favia non ci crede:"Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi tutti dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perchè‚ io non ci credo alle votazioni on line, lui ci manda chi vuole lui". La solita lotta di arrivisti cinici nel partito per un posto al sole (ed una poltrona dopo le elezioni), oppure una manovra destabilizzante orchestrata da un deus ex machina per screditare il nuovo movimento che insidia il potere politico costiuito?