Premessa: Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio hanno proposto la creazione degli EuroUnionBond (Eub), emessi dal Fondo finanziario europeo (Ffe). Il capitale dovrebbe essere costituito dalle riserve auree dei paesi, da obbligazioni e azioni di società pubbliche. Con 1000 miliardi di capitale il Ffe potrebbe emettere Eub per 3000 miliardi, per far scendere dal 85% al 60% la media del debito europeo. Con i 3000MIL della vendita dei Eub si comprerebbero 2300MIL di titoli si stato dei paesi Eum e 700MIL verrebbero investiti in infrastrutture.
 Finora si è sempre parlato dei grandi benefici degli eurobond e di come possano essere la vera soluzione alla crisi che investe la zona euro abbassando il rapporto debito/credito dando respiro all’economia.
 Ma quali sono i costi? Cosa sono effettivamente gli eurobond? E funzioneranno?
 Perotti e Zingales su “l’Analisi” de “il Sole 24 Ore” sintetizzano con esemplare semplicità il meccanismo dietro ai bond europei, nelle righe seguenti cercherò di riassumerlo per voi prendendo in prestito il metodo e proverò a rendere più chiaro un tecnicismo finanziario così complesso.
 Abbiamo 2 fratelli A e B con due differenti situazioni economiche:
 Il rapporto debito/credito dei due fratelli è dell’85% (eccessivamente alto come nella zona euro), il padre dei due propone ai fratelli di abbassare questo rapporto al 60% salvando inoltre A dalla bancarotta.
Propone di costituire una società fuori dai bilanci familiari, la ABsoc. con 1000 euro di capitale versati a seconda delle disponibilità dei due fratelli.
Il padre propone di investire nei settori secondo lui migliori: comunicazioni, energia e trasporti. Inoltre il padre ritiene che il mercato valuti giustamente l’oro (ai massimi storici), ma sottovaluti ingiustamente i titoli di stato e le azioni delle aziende dei paesi minori.
 A e B litigano per le valutazioni delle rispettive quote ma poi si accordano, anche se nel caso sorgessero problemi entrambe si rivolgerebbero ad avvocati uno contro l’altro.
 ABsoc emette Bond per 3000 euro per i quali A e B sono responsabili in solido, con 500 euro comprano azioni nei settori: comunicazioni, energia e trasporti; come consigliato dal padre. Con gl’altri 2500 appianano i debiti familiari.
 Tutto sembra andar bene, ma…
 MA 1: i 2500 euro sono sempre un debito di A e B anche se fuori dai bilanci delle famiglie.
 MA 2: chi comprerà il bond della ABsoc. che non ha e non potrà avere la tripla A dato che le garanzie depositate sono di molto inferiori al debito emesso? E se non bastasse le garanzie sono pure state sopravvalutate rispetto al mercato.
 MA 3: se l’oro scende, come è già successo ultimamente, la ABsoc. sarebbe insolvente e dovrebbe dare bancarotta
 MA 4: per quale motivo B dovrebbe pagare tutti i debiti della ABsoc. ed in più l’acquisto dei debiti di A?
 Allora, qual è il vero problema presente?
 1. A è insolvente e vicino alla bancarotta
 2. L’unico vantaggio nella situazione illustrata è delle banche che deterrebbero il debito.
 3. E’ eccessivamente semplicistico dire: “il mercato si sbaglia!” come fanno Prodi e Quadrio Curzio che da una parte rimproverano il mercato di sottovalutare i titoli di stato dei paesi minori e le azioni delle loro aziende, ma dall’altra ritengono che il valore dell’oro (ai massimi storici) non sia invece sopravvalutato.
 Qual è quindi la soluzione di questo gran garbuglio?
 Non si scappa, purtroppo la Grecia in Europa è un paese insolvente e ormai in bancarotta (come in parte lo è l’Italia anche se con garanzie maggiori ed altri), quindi le soluzioni prospettabili sono 2:
 1. I creditori dei paesi a rischio accettano una diminuzione del debito
 2. La forte Germania paga i debiti degl’altri
 Di sicuro la soluzione non è in un tecnicismo finanziario che tra l’altro è identico ai meccanismi illeciti utilizzati dalle banche prima della crisi del 2008 che con questo trucco cercarono di far sparire i debiti mettendoli fuori bilancio. Inoltre il trucco funzionò per poco, quando il mercato se ne accorse sappiamo come andò a finire. In ultima istanza se il Fondo finanziario europeo fosse un’impresa privata gli amministratori sarebbero accusati di falso in bilancio avendo sopravvalutato l’attivo della “azienda”.
 Sarebbe il momento di mostrare ai cittadini europei per quale motivo esiste l’istituzione Europa proponendo soluzioni concrete e prese di responsabilità effettive invece del solito dito nella falla, anche perchè a forza di crisi negl’ultimi anni le dita iniziano a mancare