Tutti i regimi fiscali del pianeta, perfino quello italiano, dicono di ispirarsi a principi di equità. E se vi dicessi che le grandi aziende non pagano le tasse, costringendo le piccole e i singoli cittadini a pagare per tutti?
I più informati penseranno subito ai vari stratagemmi che i colossi mettono a punto per eludere il fisco, come scaricare gli utili su società fittizie con sede nei paradisi fiscali. C'è anche questo fenomeno, ma vi vorrei far riflettere su una ulteriore leva, meno evidente ma efficacissima: i finanziamenti pubblici.
Come tutti sanno comuni, province, regioni, i singoli Governi e l'Unione Europea distribuiscono annualmente miliardi di europer "finanziare le imprese". Funziona così:
  1. tutti noi paghiamo le tasse (privati, associazioni no-profit, aziende piccole, aziende grandi... anche se queste ultime in maniera molto marginale),
  2. le istituzioni pubbliche di cui sopra le incamerano, e poi
  3. ne ridistribuiscono una parte. Alle grandi aziende.
Qualche briciolina va anche alle associazioni umanitarie, a un ridotto sotto-insieme di piccole aziende, agli istituti di ricerca e così via. Ma è una magra pastura che serve come contentino. La maggior parte della torta è esclusivo appannaggio delle grandi aziende. Alle piccole è perfino vietato accostarsi, per legge! Si vedano ad esempio i finanziamenti comunitari, con regolamenti scritti appositamente per renderli inaccessibili alle realtà produttive di piccole dimensioni (i bandi richiedono fatturati minimi e impongono regolamenti così inutilmente complessi che solo le aziende dotate di decine di specialisti possono concorrere).
Se disponessimo sul piatto di una bilancia i soldi che una grande azienda paga in tasse, e sull'altro piatto i soldi che incamera attraverso i finanziamenti pubblici, il risultato sarebbe sorprendente.
Una soluzione c'è: abolire (o ridimensionare radicalmente) il finanziamento pubblico. La valanga di miliardi risparmiati potrebbero tradursi in una imponente diminuzione delle tasse.
Una soluzione semplice, e a somma zero per lo Stato (anzi, è probabile che tasse e spese più basse contribuirebbero a una minore evasione fiscale). Ma attraverso il finanziamento pubblico i nostri legislatori ritengno di "orientare" la produzione e incoraggiare le (grandi) aziende virtuose.
Mai balla è stata più grande nella storia dell'umanità (se non altro, per la quantità di danaro coinvolta). La direzione politica dell'innovazione ha fallito ovunque; le nazioni più competitive dal punto di vista industriale sono quelle dove i finanziamenti pubblici sono marginali e le tasse più basse.
Mi si obietterà che togliere soldi alla politica è difficilissimo. È vero, ma non è impossibile. Ci sono nazioni più virtuose della nostra, non dobbiamo rinunciare a sperare che qualcosa possa cambiare!

(marco calvo)