Sono fermamente convinto che la libertà dell'individuo implica un modello di sviluppo economico senza sperequazioni sociali, sfruttamento del lavoratore alla ricerca del bieco profitto economico. Il lavoro del singolo, nel contesto globale per migliorare la qualità e l'aspettativa di vita di tutti. Un modello realmente democratico non può prescindere da uno sviluppo in cui la realizzazione della giustizia sociale è la base di crescita primaria. Invece, al contrario le scelte della politica tendono a penalizzare le classi meno abbienti, meno tutelate, più esposte. Non si può più tutelare una scelta normativa tesa alla conservazione del corporativismo bieco allo sviluppo; non si possono tollerare ulteriormente decisioni di politica programmatiche e sociali che, non tenendo conto di esigenze contigenti, cogenti la situazione congiunturale negativa, non abbiano il coraggio di fare scelte a svantaggio delle lobbies politiche economiche e finanziarie di questo paese. Purtroppo i partiti di oggi sono mezzi di potere e di clientela ed hanno una mistificata o talvolta inesistente conoscenza della vita e dei problemi della societa' e della gente. Senza idee, ideali, programmi, sentimenti e passione civile. Gestiscono interessi, lobbies, affari senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni emergenti, o distorcendoli, senza perseguire il bene comune. Il pressapochismo ideologico in cui siamo piombati mette in luce l'eseguità delle proposte di politica economica, sociale e fiscale oggi in parlamento. Proprio per questo voglio portare il mio contributo essenziale con proposte concrete che messe in opera risolverebbero in parte le problematiche di stagnazione economica, mettendo fine al periodo recessivo e rilanciando consumi e sviluppo:
- abolizione del precariato
- incentivi per nuove assunzioni e/o l'apertura di nuove imprese
- l'abolizione dei privilegi per politci e partiti
- l'esclusione degli indagati dalle liste elettorali
- il divieto di finanziamento ai partiti
- sistema porporzionale per evitare lo stallo politico del bipartitismo ed evitare l'oligarchia dei partiti
- riduzione della pressione fiscale con rilevanza penale per i reati fiscali
- incentivi per energie rinnovabili e nuove tecnologie
- meritocrazia nelle assunzioni concorsi pubblici
- riforma scolastica/universitaria in senso meritocratico
-tassazione rendite finanziarie
-riduzione oneri bancari
-tassa patrimoniale

sono ancor più fermamente convinto che questo intricato e terribile mondo in cui siamo chiamati a "sopravvivere" può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. Continuo a lottare affinchè questo principio basilare, forse banale, ma essenziale possa essere conosciuto e riconosciuto in un modello di sviluppo economico globale che, deprecando le lotte di classe e di potere, il dissoluto consumismo e la profittabilità ad ogni costo, ponga al centro la qualità della vita di ogni singolo, i valori morali, gli interessi e la valorizzazione delle eccellenze, delle intelligenze, dei talenti di ognuno di noi, che null'altro sono che l'interesse collettivo.