TOH!! chi si rivede l'ICI !!!! Cavallo di battaglia delle scorse campagne elettorali del "presidentissimo" Berlusconi, il governo fa "dietro front" sulla eliminazione della tassazione sulla prima casa e di soppiatto, in incognito torna ad infilare la norma in "finanziaria" e le mani nelle "tasche degli italiani". domanda: "le tasche degli italiani sono senza fondo?".
Più tasse per tutti:  le imposte e i prelievi nascosti tra le righe della manovra che è uscita dall'ultima versione, ancora più sbilanciata a svantaggio della fascia medio-bassa dei contribuenti.
L'associazione per la legalità e l'equità fiscale Lef ha analizzato gli effetti delle misure introdotte con il piano economico del governo. «Si tratta di interventi regressivi che penalizzano i redditi più bassi», ha commentato l'associazione, «A pagare la crisi saranno ancora una volta le famiglie e i lavoratori dipendenti».
DIPENDENTI E PENSIONATI. Il taglio lineare del 5 per cento nel 2013 e del 20 per cento dal 2014 dei regimi di esenzione, esclusioni e agevolazioni fiscali, è spiegato su Fiscoequo.it ha pesato su famiglia  per 21,449 miliardi, lavoratori dipendenti e pensionati  per 56,812 miliardi e casa per 9,197 miliardi.
IRPEF SULLA PRIMA CASA. «Tra gli effetti delle misure adottate il ripristino della tassazione ai fini Irpef, della prima casa. Il regime attuale, infatti, ha previsto la deduzione integrale della rendita catastale dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze.La riduzione 'lineare' della deduzione per l'abitazione principale del 5% nel 2013 e del 20% dal 2014, comporterà - a regime - la tassazione dell'unità abitativa su una base imponibile pari al venti per cento della rendita catastale». Se a ciò aggiungiamo la volontà espressa di "ricalcolo" delle rendite catastali verso l'alto intuiamo agevolmente come la tassazione è nettamente più elevata del 20% dichiarato e, come, ancora una volta, sono i meno abbienti a dover fronteggiare una tassazione lineare netta quanto iniqua. L'introito per l'Agenzia delle Entrate è calcolato in circa 3 miliardi di euro l'anno.
NUCLEI MENO ABBIENTI. Ma «il taglio più iniquo, in termini di perequazione, appare senz'altro quello relativo alle detrazioni per carichi di famiglia. La legislazione vigente prevede che le detrazioni relative al coniuge e figli a carico sono inversamente proporzionali al reddito del contribuente.Ne consegue che la riduzione 'lineare' delle detrazioni per carichi di famiglia colpirà soprattutto i nuclei familiari meno abbienti».Allo stesso modo anche le detrazioni sul reddito di dipendenti e pensionati  sono inversamente proporzionali all’ammontare del reddito e mirano a salvaguardare i redditi più bassi.
ASSEGNI DEI CONIUGI. L'associazione ha analizzato anche il nuovo regime fiscale per gli assegni di mantenimento. L'esclusione dalla base imponibile degli assegni periodici che il coniuge ha ricevuto per il mantenimento dei figli in conseguenza di separazione, annullamento, etc. (art. 3, comma 3, tuir) non costituisce un puro beneficio, semplicemente perché  per gli assegni è già tassato il coniuge che paga. Lo stesso principio vale anche per la deduzione  sugli assegni periodici corrisposti al coniuge separato o in caso di scioglimento o annullamento del matrimonio, in conseguenza di apposito provvedimento del’autorità giudiziaria: in questo caso infatti il coniuge tassato è quello che riceve l'assegno.

Dal fisco 29 miliardi su 48 di manovra

Dalle modifiche al regime fiscale le casse statali attingeranno a piene mani: nel 2014 dal fisco proverranno 29 miliardi dei 48 previsti per l'obiettivo del pareggio di bilancio. Le norme sul prelievo già corpose nella prima versione del decreto sono state rafforzate con la seconda stesura e gli emendamenti presentati in parlamento.
È aumentata l'Irap per le società concessionarie al 3,9% al 4,2% già dall'anno 2011 e tranne che per le società autostradali, e del 0,75% l'aliquota applicata alle banche e alle società finanziarie, che è salita così al 4,65% e di due punti quella sulle assicurazioni, che è passata quindi al 5,9%. L'intera operazione dello stato sull'Irap frutterà 889 milioni nel 2012 e 480 sia nel 2013 sia nel 2014.Viene infine consentito alle Regioni di variare le aliquote addizionali fino a un punto percentuale.
ACCISE MAGGIORATE. È diventato permanente l'aumento delle accise di 4 centesimi per benzina e gasolio da autotrazione. Dalla crescita della tassa arriveranno entrate per circa 1,7 miliardi di euro.L'articolo 23 del decreto legge modifica le norme del 2010 per il trattamento degli emolumenti variabili percepiti da dirigenti e collaboratori di imprese del settore finanziario.
AGEVOLATE LE GIOVANI IMPRESE. Il nuovo regime fiscale ha previsto l'applicazione di un'imposta sostitutiva del 5% per i giovani imprenditori sotto i 35 anni. Nel testo finale l'agevolazione è stata estesa oltre il quarto periodo di imposta successivo a quello di inizio dell'attività, ma non oltre il compimento del trentacinquesimo anno di età.
FINO A 21 MLN DALLE STOCK OPTION. Dalla maggiorazione della tassazione sui bonus e le stock option per i manager è previsto un rialzo del gettito  pari  a 5,4 milioni nel 2011 e a 21,6 milioni nel 2012 e per gli anni successivi.
SANATE LITI FISCALI. La manovra ha previsto anche una sanatoria sulle liti fiscali pendenti al primo maggio 2011 di valore non superiore a 20 mila euro, al netto di sanzioni e interessi, che costituiscono oltre la metà di quelle instaurate presso le commissioni tributarie.Il contribuente potrà presentare un reclamo per l'annullamento totale o parziale della lite (tranne che riguardi il recupero di aiuti di Stato). "
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